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Phil Hellmuth vince il sedicesimo braccialetto Wsop nel 2-7 Lowball Draw

18 ottobre 2021 - 07:31

Phil Hellmuth vince il 16esimo Wsop bracelet, il primo nelle varianti e il 157esimo cash nella storia dei campionati del mondo. 

Scritto da Cesare Antonini
Phil Hellmuth vince il sedicesimo braccialetto Wsop nel 2-7 Lowball Draw

Quattro tavoli finali già centrati alle World Series of Poker 2021, il tilt, le sconfitte ma la fame e l’ambizione è rimasta sempre altissima. Phil Hellmuth ha finalmente vinto il sedicesimo braccialetto nell'Event #31 $1,500 No-Limit 2-7 Lowball Draw. La vittoria segna non solo il sedicesimo titolo WSOP per Hellmuth, ma anche il 157esimo piazzamento a premio e una straordinaria vittoria nel Main Event del 1989 che lo rese il più giovane campione della storia all'epoca.

E in questa magnifica favola c’è anche un altro protagonista del torneo e del final table, il nostro Dario Sammartino che alla fine si è dovuto arrendere sesto. Super Dario non è riuscito a convertire la sua chip leading al tavolo finale abbassando la percentuale che vede chi parte in pole position conquistare il titolo il 30-35% delle volte.

Tornando alla leggenda Hellmuth questo è il primo braccialetto d'oro in una variante del genere e non Hold’em. Certo, il field non è pazzesco visto che erano 272 le entries per un buy in da 1.500 dollari che ha generato un montepremi di $ 363,120. La prima moneta da $ 84.851 per Hellmuth ha decisamente meno valore rispetto al successo sportivo della conquista del sedicesimo titolo.

Ma soprattutto la vittoria evita che questo successo potesse diventare una malattia: noi di Gioconewspoker.it c’eravamo con lui quando vinse il 15esimo braccialetto e lo inseguivamo nel retro del Rio Casino per intervistarlo mentre saliva in auto. Ebbene da quel giorno ha centrato sette tavoli finali ma senza successo.

E anche stavolta le cose stavano per complicarsi anche perché il 2-7 Lowball Draw è una variante difficile da giocare in controllo. Hellmuth ha chiuso bene il Day1, però, per poi accelerare al Day2. Lo spettro della sconfitta stava per palesarsi in un colpo contro Rob Gostiga che ha azzoppato il futuro winner. Poi si è ripreso alla fine del Day2 partendo dietro a Sammartino con il secondo stack del final day.

Hellmuth ha chiuso anche “l’aiuto da casa” visto che con lui al final day c’era anche la moglie Katherine. "Mia moglie è stata in una spa per due settimane, quindi ha perso gli ultimi miei due tavoli finali che non deve perdere mai perché abbiamo un accordo. Siamo sposati da 31 anni e lei deve essere ai miei tavoli finali".

Ecco perché, confessa Hellmuth a Wsop.com, voleva un bracelet a questa variante: “Sin dagli anni '80 è il braccialetto più bello da vincere. È l'unico torneo a cui si sono presentati Chip, Doyle e tutti i grandi giocatori di poker. Ho lottato così duramente per questo braccialetto per così tanto tempo, e il mio gioco è migliorato sempre di più. Ci ho lavorato davvero duramente e conosco tutti i trucchi di questa variante perché ci gioco dagli anni ottanta”.

All’improvviso la vittoria cancella tutto come un rullo compressore ed Hellmuth abbandona i comportamenti che non gli rendono onore: “Il fatto è che continuavo ad arrivare al tavolo finale e non vincevo. Oggi, però, mi sono detto niente parolacce e nessuna minaccia. Ho giurato un po' e sono sicuro che le telecamere l'hanno catturato, ma ero molto più tranquillo dell’altro giorno”, quando ha insultato tutti, dalla sedia, al tavolo, al Rio, a Zinno che gli stava soffiando il titolo.

E l’obiettivo nuovo è pazzesco: ora Hellmuth pensa di arrivare a quota 24 bracelet impreziosendo la collezione con i mixed game dove “c’è molta abilità e il successo prende tutto un altro sapore. Se riesco a vincere quattro dei cinque braccialetti misti penso che questo la dirà lunga sul mio valore e su quello che lascerò in eredità nel mondo del poker”.

Ora due day off poi si riprende, però.

Peccato per Dario Sammartino che subìto quegli swing di cui parlavamo ed è uscito sesto ai resti contro Rep Porter che in quel momento sembrava imbattibile e aveva eliminato anche Kevin Gerhart.

Poi Porter è crollato contro Jake Schwartz che, alla fine, è stato l’avversario di Hellmuth in heads up. Poker Brat è partito malissimo ma ha poi ribaltato la situazione con un gran gioco. Ha continuato a mettere pressione su Schwartz per poi portarlo ai resti e battendolo nel colpo finale.
 
Il payout del tavolo finale:
PlaceNameCountryPrize
1 Phil Hellmuth United States $84,851
2 Jake Schwartz United States $52,502
3 Chris Vitch United States $36,387
4 Rep Porter United States $25,661
5 Joshua Faris United States $18,421
6 Dario Sammartino Italy $13,463
7 Jason Lipiner United States $10,023
8 Kevin Gerhart United States $7,602
I braccialetti vinti da Hellmuth:
YearEventPrize
1989 $10,000 WSOP Main Event $755,000
1992 Event #8: $5,000 Limit Hold'em $188,000
1993 Event #7: $2,500 No-Limit Hold'em $173,000
1993 Event #8: $1,500 No-Limit Hold'em $161,400
1993 Event #9: $5,000 Limit Hold'em $138,000
1997 Event #15: $3,000 Pot-Limit Hold'em $204,000
2001 Event #3: $2,000 No-Limit Hold'em $316,550
2003 Event #12: $2,500 Limit Hold'em $171,400
2003 Event #32: $3,000 No-Limit Hold'em $410,860
2006 Event #34: $1,000 No-Limit Hold'em $631,863
2007 Event #15: $1,500 No Limit Hold'em $637,25
2012 Event #18: $2,500 Seven Card Razz $182,793
2012 WSOPE €10,000 Main Event €1,022,376 ($1,333,841)
2015 Event #17: $10,000 Razz Championship $271,105
2018 Event #71: $5,000 No Limit Hold'em $485,082
2021 Event #31: $1,500 No-Limit 2-7 Lowball Draw $84,851
 

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