skin

Presto un film su Doyle Brunson, la leggenda del poker

04 maggio 2022 - 14:54

Entra in produzione il film biografico dedicato alla legenda del poker Doyle Brunson. Fra i produttori esecutivi lui stesso e tanti player.

Scritto da Redazione
Presto un film su Doyle Brunson, la leggenda del poker

 

 Il poker, si sa, è un “argomento” molto amato dai cineasti, e presto un altro film si aggiungerà alla lista.

Si tratta del biopic su Doyle Brunson, 10 volte vincitore di un braccialetto Wsop e attualmente 88enne, una vera e propria leggenda per il settore.

Secondo quanto riferiscono alcuni media americani, lo studio di produzione Radar Pictures – a cui si devono, fra gli altri, Jumanji, The Last Samurai, Bill e Ted's Excellent Adventure - si è assicurato i diritti per la pellicola, che si baserà sulla sceneggiatura scritta dal giocatore di poker Justin "Boosted J" Smith.

"Mi sono state inviate molte sceneggiature di scommesse e poker", ricorda Smith. “Nessuna di loro mi ha incuriosito tanto quanto la storia di Doyle. Non c'è storia di vita migliore di quella di Doyle, che io sappia. Avendo giocato io stesso ai più grandi tornei di poker con Doyle, sono estremamente onorato di essere in una posizione unica per poter aiutare a raccontare la sua storia e catturare l'ambiente accuratamente da una prospettiva privilegiata".
 
Fra i produttori esecutivi del film, oltre a Smith, ci saranno Ted Field, ceo e presidente di Radar Pictures, ma anche Brunson, il suo agente Brian Balsbaugh, i giocatori di poker/giocatori d'azzardo Daniel Cates, Mike Svobodny, Mike McGuness, Illya Trincher e David Oppenheim.
 
"Ho incontrato Doyle per la prima volta quando aveva 88 anni", sottolinea il ceo di Radar Pictures. "Dal luccichio nei suoi occhi, mi sono subito reso conto che anche a quell'età, con la sua mente affilata come rasoi poteva essere ancora formidabile in qualsiasi proposta potesse intraprendere. Se Doyle vuole scommettere con te, stai attento. La sua vita improbabile, la sua storia, deve essere raccontata con tutti i suoi alti e bassi e noi di Radar ci sentiamo privilegiati di avere la possibilità di renderle giustizia”.

Articoli correlati