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I giudici olandesi: 'Chi gioca su PokerStars.eu non deve pagare le tasse'

28 novembre 2015 - 10:56

Sentenza schock per la Corte d'Appello di Amsterdam sul caso di un poker player che non dovrà pagare le tasse per aver giocato su Pokerstars.eu. 

Scritto da Cesare Antonini
I giudici olandesi: 'Chi gioca su PokerStars.eu non deve pagare le tasse'

La Corte di Appello di Amsterdam ha pubblicato una sentenza in cui riconoscono che coloro che hanno giocato su PokerStars.eu (sito con licenza maltese MGA) non devono pagare tasse al Governo dei Paesi Bassi, applicando quindi i principi europei di divieto di doppia imposizione e di libertà di circolazione di servizi all’interno dell’UE. I giudici olandesi hanno sconquassato il settore del poker e rischiano di mandare in fumo tutti i framework nazionali che puntano alla vendita di concessioni e prelevano le tasse dal gioco sul territorio in cui sono basate.

 
Dal territorio italiano non è possibile, teoricamente e dal punto di vista normativo, giocare a poker sulle dot com o sulle dot eu. Ma quello che hanno detto i giudici olandesi potrebbe abbattere tutte le barriere esistenti al momento. 
La sentenza, come segnala Assopoker, potrebbe fare presto scuola anche in altri paesi membri.  E’ un trionfo per Malta e per PokerStars.
Il ricorso è stato presentato dal giocatore professionista Freerk Post (vincitore di circa 333.000$ nei tornei live) e la sua causa è stata sostenuta da Stars.
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Con questa sentenza, la room di Rational Group si è vista riconoscere in modo positivo, l’interpretazione che i propri legali avevano dato alla normativa olandese e ai principi dell’Unione Europea tre anni fa.
La Corte ha stabilito che essendo PokerStars.eu già licenziataria di un paese membro dell’Unione europea (Malta), i giocatori non sono tenuti a pagare nessuna tassa aggiuntiva sulle vincite.
 Freek Post ha presentato ricorso alla Corte d’Appello di Amsterdam, sostenuto da PokerStars  
Per la precisione, nel 2013, PokerStars.eu ha aperto le sue porte ai players provenienti da Svezia, Finlandia, Polonia, Slovenia, Romania, Paesi Bassi e Germania.
I legali di PokerStars, tre anni fa si erano sbilanciati: “il gioco del poker è chiaramente esentasse quando viene offerto in un paese dell’UE, con licenza rilanciata da un altro membro dell’Unione. PokerStars.eu consente di eliminare ogni incertezza esistente in materia di tassazioni dei giocatori sulle vincite”. Ovviamente il ragionamento vale per la dot eu di Stars e giustifica la scelta di dare sempre più spazio, almeno a livello europeo, a questa desinenza rispetto al ‘com’. L’Isola di Man non è Spazio Economico Europeo, infatti. 
A livello fiscale non si possono non notare le analogie con la vittoria ‘Blanco/Fabretti’ nell’ambito dell’Operazione All in. Anche in questo caso il principio di divieto di doppia imposizione ha stracciato pesantissime cartelle esattoriali. 

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