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Brexit, poker live e fisco: l'Inghilterra è ancora in Ue, nessun problema per le vincite

23 febbraio 2017 - 12:55

Brexit innocua ancora per il poker live e le tasse sulle vincite da gioco: PokerStars London Festival e Series e PartyPoker Millions al sicuro. 

Scritto da Cesare Antonini

Niente paura. Per eventuali vincite nei tornei di poker live in Inghilterra, per il momento e finché la Brexit non sarà definitivamente ratificata dal Governo Uk, valgono le regole ormai recepite dal Governo italiano: divieto tassativo di doppia tassazione per il contribuente-poker player che decide di partecipare a tornei e scommettere in una sala da gioco dello spazio economico europeo. Insomma, se doveste andare (o siete già andati) a premi al PokerStars London Festival o al prossimo PartyPoker Millions di Nottingham, non riceverete nessun accertamento dall'Agenzia delle Entrate. Pagate una volta le tasse di gioco, in Ue o in Italia, i giocatori non avranno nessun'altra conseguenza.


Abbiamo citato quei due eventi non a caso. Molti sono stati i players che ci hanno contattato, sia prima di andare al Festival londinese che dopo essere tornati con qualche premio riscosso all'Hippodrome Casino. Allo stesso modo sono tanti i giocatori che in questi giorni stanno esprimendo dei dubbi sul Millions che si giocherà nelle prime fasi a Saint Vincent e Sanremo per poi distribuire i 6 milioni di sterline di premio a Nottingham, in Inghilterra. Il torneo attira tantissimo ma lo spettro 'Brexit' aveva generato le solite domande: "Bel torneo ma, con le tasse, come funziona?".
La nostra tesi è basata sulle attuali normative ribadite a Gioconews.it dall'esperto fiscalista Sebastiano Cristaldi che, insieme all'avvocato Max Rosa, ha reso inefficace l'Operazione All in dell'Agenzia delle Entrate che per anni ha vessato e impaurito i nostri player: "Il Brexit, per il momento, è soltanto sulla carta. L'Inghilterra è ancora nell'Unione Europea e per le vincite di gioco continua ad essere applicata la normativa ormai ratificata dal Governo italiano. Addirittura c'è nell'aria un ulteriore referendum che potrebbe capovolgere i primi risultati e, chissà, magari trattenere Londra in Europa".
Qualora, poi, Brexit dovesse essere definitivamente recepita dal governo inglese allora si applicherà la regola dei Paesi Terzi: tassazione delle vincite come redditi diversi e senza possibilità di dedurre le spese.
Ma, come detto, per il momento, e quindi anche in vesta del torneo milionario di Nottingham, valgono le regole Ue.
Intanto si continua a discutere anche a livello di convenzioni internazionali dove ci sembrano essere sempre più spiragli. Ma le difficoltà non mancano: "Le convenzioni fiscali in questione parlerebbero anche chiaro - spiega Cristaldi - il divieto di doppia tassazione dovrebbe valere anche a livello internazionale e quindi anche per quello che riguarda gli Stati Uniti (il problema principale per i players in vista delle Wsop di Las Vegas e degli altri format che si giocano nell'estate della Sin City, ndr) e altri Paesi extra Ue. Tuttavia la vera difficoltà è dove farsi riconoscere questi principi che gli Stati hanno sottoscritto ma che preferiscono spesso ignorare. In Europa abbiamo la tutela delle regole e dei trattati da parte della Corte di Giustizia Europea che, infatti, alla fine ha riconosciuto, ma con altri paesi come Usa e altri fuori dall'Ue vedere riconosciuti i propri diritti è davvero complesso".

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