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Marasco (LOGiCO): 'Senza Italia è liquidità 'condominiale', buio sui tempi decisive le elezioni'

18 gennaio 2018 - 13:42

Moreno Marasco, presidente di LOGiCO, commenta la partenza della liqudità condivisa di poker online in Francia e Spagna. 

Scritto da Cesare Antonini

“Senza l'Italia il progetto di liquidità internazionale non ha granché senso. Ci auguriamo che con il nuovo scenario politico si possa riprendere il filo del discorso entro la fine dell'anno. Nel frattempo dovremo convincere la politica e le istituzioni che su questo tema si ha una convinzione sbagliata e probabilmente c'è stata una cattiva informazione in merito”. Moreno Marasco, presidente dell'associazione LOGiCO che raggruppa i principali concessionari di gioco online che operano nel mercato regolato italiano (The Stars Group, bwin, bet365, William Hill, Paddypower-Betfair, Winga, tombola, SkyBet, Kindred Group e Star Casinò), ha commentato per il prossimo numero della rivista Gioco News di febbraio 2018 gli sviluppi normativi che a metà gennaio hanno finalmente sbloccato un'estenuante situazione di stallo.

Inevitabile un passaggio sulla liquidità condivisa che ha visto partire nei giorni scorsi i primi tavoli franco-spagnoli: “Più che di liquidità internazionale parlerei di regionale, forse condominiale – scherza Marasco - siamo convinti che il capitolo andasse chiuso prima della pubblicazione del bando ma non è stato possibile”.
Sui tempi c'è chi è certo di un'unione dell'Italia nel quarto trimestre del 2018: “I tempi di una possibile unione dell'Italia al mercato franco-spagnolo non li conosciamo. Se qualcuno parla del quarto quarter probabilmente si riferisce al fatto che in quei mesi potremmo riaprire i discorsi in merito a questo tema che è stato male interpretato circa i rischi dello stesso. Con la liquidità si avrebbero dei benefici relativamente al tracciamento delle giocate e al rilevamento delle frodi e delle collusion. La politica probabilmente è stata male informata in merito e sarà compito degli stakeholders colmare questo gap. Dobbiamo convincere il Paese della bontà dell'iniziativa".
Tra un mese è tempo di elezioni politiche tra l'altro: "Per questo credo che si inizierà a riprendere il discorso entro fine 2018. Dobbiamo capire che senza l'Italia questo progetto non ha granché senso. Pensavamo che il nostro Paese sarebbe arrivato tardi per motivi tecnici ma non pensavo ad un intervento così importante della politica. L'orientamento del nuovo Governo, poi, sarà determinante su questo tema". 

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