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La sentenza di un giudice spagnolo che potrebbe salvare poker players e scommettitori spagnoli

20 aprile 2018 - 14:37

I poker players e in generale i giocatori spagnoli esultano: il tribunale di Castilla La Mancha accoglie un ricorso contro le tasse sul gioco. 

Scritto da Cesare Antonini


Una schiarita importantissima, a quanto pare, nella situazione drammatica dei pokeristi online in relazione col Fisco spagnolo. Il tribunale superiore di Castilla La Mancha ha ammesso un ricorso contro l'Hacienda, il Tesoro spagnolo, di uno scommettitore sportivo che era nella stessa situazione di Francisco Pons, campione di scacchi in attesa di capire il suo destino: il Fisco spagnolo ha chiesto mezzo milione di euro di tasse anche se il "chessmaster" aveva perso tutto quel poco che aveva puntato sui tavoli di poker online. Caso che si legava ai drammi dei rounders live, Dragan Kostelic e Jesus Cortes, ancora in attesa di giudizio ma piuttosto spacciati.
La sentenza in questione potrebbe finalmente risolvere le questioni appese di centinaia di giocatori online che Hacienda ha tirato in mezzo in un'operazione in cui rivendicano tasse e sanzioni.

Lo scommettitore online aveva subito embarghi e altre misure sui conti personali come strumenti coercitivi per liquidare un presunto debito generato col Tesoro nella sua attività di gioco su Betfair nel 2009. Annullate quindi le richieste di liquidazione per oltre 58mila euro e una sanzione di 35mila euro anche se le perdite nette di quel periodo erano accertabili in 42.482 euro.
L'errore del Tesoro prosegue: non è stato chiesto l'importo a fine sessione o alla chiusura del conto, no. Il Fisco ha invece considerato il continuo sviluppo delle attività di gioco falsando totalmente la relazione tra vincite e perdite che è cruciale nella posizione fiscale di un giocare. Ogni scommessa vincente era un reddito imponibile.
Anche in questo caso, come analizza Poker10, l'inghippo sta nelle leggi fiscali che precedevano il 2011 e che non ammettevano al compensazione delle perdite. Le ispezioni nell'ambito delle attività di gioco stabilito su basi imponibili sballate e terribilmente gonfiate ha portato a cartelle esattoriali da record e sproporzionate. Poi è stato riammesso il risarcimento delle perdite nel 2012 ma ancora un volta dal ministero hanno rifiutato di applicare la retroattività a questa situazione. I fascicoli dell'Hacienda sono andati avanti.
Questo eccessivo sforzo di raccolta basato su una evidente ingiustizia, ammessa dagli stessi legislatori un anno dopo, ha trascinato in tribunale centinaia di persone colpite da questo tipo di casi. La natura privata delle accuse, il dolore causato da azioni del ministero, compresi i conti bloccati e lo stigma sociale di essere accusati come truffatore e ludópata ha causato la quasi totalità delle persone colpite preferiscono portare avanti questa lotta dal l'anonimato. Nel poker online, questo problema ha penalizzato molti giocatori allontanandoli dal settore.
Non è stato fino a qualche settimana che i problemi legati alla normativa fiscale del gioco hanno costretto all'abbandono del Campionato Europeo il miglior giocatore di scacchi spagnolo, Gran Maestro Paco Vallejo Pons. E il campione ha commentato tirando un sospiro di sollievo su Twitter: "Dato che ho condiviso momenti difficili, è giunto il momento di condividere una notizia molto promettente. Ieri sera ho ricevuto notizie che il TSCM ha sentenziato contro il Tesoro in tutto questo casino, si vede la luce alla fine del tunnel".
La frase equivale ad aggiungere un'arma nucleare all'arsenale delle difese legali di chi ne è colpito. La giurisprudenza sarà presto parte di tutti i rimedi avviati in processi simili.
Il tribunale, dopo aver esaminato l'appello, ha proceduto all'emanazione di una sentenza, che illustra in dettaglio la base giuridica su cui ha adottato la decisione di annullare sia la liquidazione sia la sanzione fiscale che erano state imposte alla parte interessata.
Il paragrafo chiave che ha riportato integralmente AzarPlus, è il seguente.
"... considerando che, come ha affermato dalla Legge 16/2012, ciò che il legislatore ha fatto nel modificare la norma è quello di "chiarire" il regime fiscale del resto dei giochi, concludiamo che questo trattamento fiscale è mantenuto dalla Direzione Generale di imposte a partire dal 1 ° gennaio 2012 era applicabile anche alle plusvalenze e alle minusvalenze ottenute nel gioco negli anni precedenti al 2012".
Insomma il Tesoro non può applicare criteri diversi per il controllo della stessa attività coperta da un termine arbitrario, come si è preteso di fare così lontano. E la retroattività è stata applicata salvando anche chi aveva contravvenuto la legge prima del 2012.
 

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