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Poker live protagonista in Senato

10 maggio 2018 - 09:52

Un disegno di legge della Lega punta a vietare l'esercizio del gioco nei circoli privati.

Scritto da Anna Maria Rengo

 

Si torna a parlare di poker in Parlamento. Più in dettaglio, di poker live e in Senato. Nell'aula di Palazzo Madama è stato infatti presentato un disegno di legge della Lega, e che vede come prima firmataria la senatrice Erika Stefani, che dopo lunghissimo tempo riporta all'attenzione dei legislatori il tema del poker, cash o torneo che sia, al di fuori dei casinò.

Il disegno di legge, che deve essere ancora assegnato alle commissioni per l'esame in refere referente e consultiva, prevede "Misure di contrasto al fenomeno della ludopatia e razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico" e nell'articolo dedicato al "Contrasto al gioco illegale ed irregolare", prevede espressamente che "il gioco del poker con vincita in denaro, in tutte le sue varianti, non è ammesso all'interno dei circoli privati".

Si tratta di una questione lungamente dibattuta, e sul quale il legislatore aveva cercato di intervenire prevedendo la messa a bando di 1000 concessioni per svolgere tornei di poker anche al di fuori dei casinò. Poi, come non solo accade in questo caso, la disposizione è caduta nel dimenticatoio, dando peraltro vita a una ridda di pronunce giuridiche, pro o a favore del poker live, su cui non è ancora stato messo un punto fermo. Quello che, pare di capire, vorrebbe mettere la Lega, con un disegno di legge che, tra le altre cose, fissa il divieto di giocare a poker nei circoli. Certo, se nascerà il governo Lega-Movimento 5 Stelle, questione che si va definendo in queste ore, il disegno di legge potrebbe avere un maggior "peso" nell'aula del Senato e, a seguire, in quella della Camera.  
Per ora, tuttavia, restano queste "basi" normative, sinora inattuate: il comma 27 dell’articolo 24 della legge n. 88 del 2009, che demandava ad un regolamento la disciplina dei tornei non a distanza di poker sportivo.
Inoltre, come detto, per quanto riguarda il “poker sportivo non a distanza” si prevedeva l'aggiudicazione, tramite gara da bandire entro il 1° gennaio 2013 (termine così indicato, da ultimo, dall’articolo 10, comma 8-bis, del D.L. n. 16/2012), di concessioni novennali per l’esercizio del poker sportivo, in numero non superiore a 1.000; i punti di esercizio sono aggiudicati ai soggetti che abbiano presentato le offerte economicamente più elevate rispetto ad una base di 100.000 euro, una gara non espletata.

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