Il Fisco spagnolo ora chiede le vincite di poker live a tutta Europa
Il Fisco spagnolo torna alla carica col poker live ma stavolta se la prende con le vincite di tutti i pro europei.
Scritto da Gt
Una vicenda tutta da approfondire ma che potrebbe diventare (come se ce ne fosse il bisogno specie in questo momento nero) l'ennesimo "terremoto" per il poker in Europa. Che il Fisco spagnolo sia durissimo l'abbiamo già visto con alcuni players che, per loro errore comunque, hanno rischiato (e stanno rischiando) anche condanne penali pesantissime, fino al carcere.
E adesso il fisco "caliente" ripartirebbe alla carica secondo quanto afferma Pokerfirma e secondo quanto si apprende su Twitter dal pro inglese Patrik Leonard.
In pratica il fisco spagnolo sta richiedendo il pagamento delle tasse arretrate (più interessi e spese legali) sulle vincite maturate nei tornei,disputati nei casinò iberici nel 2014, a giocatori tedeschi, francesi, danesi e sembra anche italiani.
L'unico nome verificato, per ora, sarebbe quello di Hossein Ensan che vinse ben 652mila euro all'Ept Barcellona nel 2014. Mentre pare sia tutto in regola con l'agenzia delle entrate tedesca, ecco arrivare in queste settimane, una letterina del fisco iberico. La Spagna vuole ben 235mila euro che, conoscendo i players, le quote, gli investimenti e le spese sostenute fino al 2014 e dopo la vittoria, rischia anche di essere un credito assai inesigibile. A riscuotere le tasse dovrebbe essere la finanza tedesca, singolare anche questa.
Assolutamente bizzarra questa richiesta visto il precedente assai decisivo della Blanco/Fabretti, sentenza che ribadì il divieto di doppia imposizione fiscale su due stati membri annullando di fatto e di diritto, l'operazione All In dell'Agenzia delle Entrate.
Una bella scocciatura per i players che, magari, dovranno investire soldi in spese legali con la speranza, però, che le stesse verranno riconosciute alla fine del procedimento perché il precedente italiano è fin troppo forte per non fermare queste inique richieste della Spagna.