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Spagna: fino a 100mila euro di multa per chi gioca a poker con Vpn su dot com

25 ottobre 2018 - 16:42

Il ministero dell'Economia spagnolo contro il poker online illegale: fino a 100mila euro di multa per chi 'grinda' sui siti dot com con Vpn. 

Scritto da Cesare Antonini

Pugno durissimo per il Ministerio de Hacienda spagnolo contro il gioco illegale: sì ma contro gli utenti. In arrivo una proposta di sanzioni fino a 100mila euro per quelli che si connettono via Vpn sulle room "dot com".
Come si legge su alcuni quotidiani spagnoli "in teoria, i provider Internet devono bloccare l'accesso dei potenziali clienti agli operatori senza licenza, ma c'è un numero significativo di persone che usano i sistemi di mascheramento IP per aggirare queste restrizioni. Fino ad ora, solo l'utente era ritenuto responsabile nei casi di alterazione del mercato, ad esempio, gli sportivi che scommettono sulle competizioni a cui partecipano. Con le disposizioni incluse nella nuova bozza di bilancio, tale pratica può essere punita severamente".

Si tratta di un ulteriore inasprimento delle norme sul gioco d'azzardo dopo le ipotesi di restrizione sulla pubblicità del gambling. Eppure sembrava che il governo avesse una visione molto vicina a quella degli operatori del settore.
Ora spunta una proposta per modificare la Legge del gioco, nel capitolo delle infrazioni minori, per includere la seguente ipotesi: "Partecipare dalla Spagna, attraverso l'uso di tecniche di mascheramento degli indirizzi IP territoriali spagnoli, nelle attività di gioco offerte attraverso pagine diverse da quelle legalmente autorizzate".
La norma del gioco stabilisce che le infrazioni qualificate come minori saranno sanzionate dalla Commissione nazionale del gioco con avvertimento per iscritto e multe fino a 100.000 euro.
Tuttavia sembra piuttosto complicato dimostrare l'uso di una VPN. Basti rivedere lo scandalo congelamento dei fondi di Gordon Vayo su Pokerstars, in seguito ai sospetti di effettiva presenza di Vayo sul suolo americano durante la disputa di un torneo di Scoop. Il tutto si è comunque concluso con il trionfo del November Nine .
Nel ministero hanno riconosciuto che "è vero che l'accreditamento della prova di tipo può causare problemi, ma questa è una questione da analizzare caso per caso, e nel frattempo un messaggio di responsabilità del giocatore verrebbe comunque inviato". Insomma, un bell'urlo per spaventare i grinder fedifraghi.
I giocatori, comunque, sapranno quali sono gli operatori illegali sui quali si rischierà di essere puniti grazie ad una blacklist. 

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