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Liquidità condivisa di poker online: a Gioconews.it parlano Francia, Spagna e Portogallo

05 febbraio 2019 - 14:06

Liquidità condivisa di poker online, parlano i tre regolatori intervenuti ad Ice Vox 2019, di Spagna, Francia e Portogallo nel seminario Gioconews.it. 

Scritto da Cesare Antonini

Londra - Dell’appello agli altri Paesi dello Spazio Economico Europeo abbiamo già parlato. Ecco l’analisi completa dei tre regolatori dei mercati regolati europei che da oltre un anno hanno iniziato a giocare a poker online sugli stessi tavoli dei network degli operatori autorizzati. Grande soddisfazione per i dati, tanta voglia di migliorarsi e ottime notizie per i più dubbiosi: il sistema condiviso aiuta molto la lotta alle distorsioni del mercato e, anzi, più diffuso e più può aiutare gli operatori e i regolatori a proteggere meglio i consumatori. Andiamo a conoscere le posizioni e i bilanci di tutti i regolatori intervenuti al seminario Ice Vox 2019 organizzato da Gioconews.it sul tema, “Liquidità internazionale: Un boost per il business e per la cooperazione europea”. E anticipando le conclusioni di questi interventi possiamo dire con sicurezza che la liquidità garantisce sia il boost che la cooperazione Ue. 

 

 

SPAGNA - “Posso dire che il bilancio è davvero ottimo così come ottimo è il field dei consumatori dei mercati regolati che volevamo proteggere sempre di più e crediamo di esserci riusciti grazie ad una buonissima evoluzione del mercato”, ha commentato ai microfoni di Gioconews.it, Guillermo Olagüe, Sub Director of Gaming Regulation della Spanish Gambling Authority.

Qual è il prossimo passo del mercato appena partito? “Ora dobbiamo consolidare e cooperare per allargarci ancora di più. Dobbiamo continuare a proteggere i players ed offrire un ambiente di gioco attraente e di grande qualità per i players che si avvicineranno al mercato condiviso. Di sicuro ci apriremo a giurisdizioni dell’area economica europea. Adesso cercheremo di settore nuovamente l’accordo del 2017 (quello di luglio di Roma al quale aderì, firmando, anche l’Italia, ndr) per essere pronti ad accogliere nuovi mercati regolati”. 
L’Italia, però, continua a mancare: “Non ho messaggi particolari da inviare all’Italia, rispettiamo le decisioni interne e quelle a livello giurisdizionale e non abbiamo altro da aggiungere”, chiude col sorriso Olagüe. 
 
 
FRANCIA - “Dalla Francia possiamo dire che la liquidità condivisa è stato un vero successo perché molti operatori hanno deciso fin da subito di di raggiungere la pool con Spagna e Portogallo e abbiamo notato anche un grande dinamismo dei players che sono stati stimolati dalla grande novità e dalle maggiori possibilità di gioco”, ha esordito Clement Martin Saint Leon, Head of Markets dell’authority francese Arjel. 
Quali i prossimi i step del mercato condiviso? “Il prossimo passo è consolidare questo mercato anche perché il Portogallo è diventato operativo praticamente solo da tre mesi. Dobbiamo quindi costruire ancora un impianto solido e definitivo anche se tutto sembra già funzionare alla perfezione. Dopo esserci stabilizzati, come già detto, saremo lieti di avere nuovi Paesi che aderiranno al nostro agreement ma dovranno seguire le linee generali di cui già ci siamo dotati e che affineremo nei prossimi mesi. Saranno comunque paesi dello spazio economico”. 
Qual è miglior modello possibile da seguire e adottare da adesso e in futuro? “Il mercato ideale è quello che protegge i giocatori nel miglior modo possibile. Nella liquidità condivisa regionale che prosegue nella sua attività, i players sono perfettamente protetti dal rischio di truffe, riciclaggio e dalle distorsioni e dalle dipendenze tipiche del gambling. Con gli altri regolatori abbiamo lavorato molto sulle piattaforme per fare progressi e migliorarle sempre di più proprio in termini di lotta a queste problematiche sociali e di settore”. 
Un messaggio per l’Italia? “Anche noi non abbiamo messaggi specifici da inviare all’Italia, vorremo solamente che ci raggiungesse nel futuro prossimo nella liquidità sharing, tutto qua. Anche perché fummo proprio noi e l’Italia ad essere pionieri in questo market”, conclude il manager Arjel. 
 
 
PORTOGALLO - “Siamo generalmente soddisfatti di aver implementato la liquidità di poker online anche se siamo partiti solo 8 mesi fa e i primi operatori stanno entrando  in azione proprio in queste settimane. Tuttavia stiamo verificando come il mercato stia già crescendo. Sono arrivati nuovi player del mercato che operano nel poker e quindi sono confluiti nella condivisa. In poche settimane arriverà un altro operatore e in pochi mesi altri ancora sono pronti a raggiungerci. Crediamo che potranno entrare nuovi paesi nella liquidità condivisa con noi e gli altri due paesi aderenti ma sempre seguendo le regole che ci siamo dati e sulla base delle proprietà che ci siamo dati, ossia la protezione dei consumatori e la lotta alle dipendenze”, ha analizzato Manuela Bandeira, Director Department of Gaming Regulation del Portogallo intervenuta nella discussione con i regolatori ad Ice Vox 2019. 
E conclude: “Non sappiamo ancora quali altri paesi entreranno ma siamo aperti a qualsiasi discussione e trattativa. Noi proseguiamo a parlare tra paesi per scambiarci informazioni e accoglieremo anche chi vuole parlare con noi proprio su questi temi. Quindi se nuovi paesi vogliono entrare li aspettiamo a braccia aperte”. 

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