skin

Roby S: 'L'Ade continua a mandarmi cartelle per le vincite di poker live'

19 luglio 2019 - 09:43

Roby S: 'L'Ade continua a mandarmi cartelle per le vincite di poker live nonostante le leggi dicano altro'.

Scritto da Cesare Antonini

Non è vero che l’Operazione All in dell’Agenzia delle Entrate ha finito di martoriare e perseguitare i poker players italiani. Nell’affrontare la questione della tassazione delle vincite all’estero riesce fuori il “dossier Roby S”, aka Roberto Sabato, che, ancora e nonostante la Corte di Giustizia Europea abbia giudicato illegittima la doppia tassazione sulle vincite conseguite in tornei di poker nello Spazio Economico Europeo, non vede risolta la sua cartella esattoriale.

Ma come sta proseguendo la causa? “Non posso fare l'appello perché il mio fascicolo  e di altri Players pugliesi sono stati ritirati dal Ministero delle finanze a Roma - commenta a Gioconewspoker.it Roberto Sabato - intanto però la ADE e non Equitalia, mi ha mandato nuovamente le due cartelle da pagare per gli importi noti di 18mila e di 24euro per i due anni 2008 e 2009 per un totale di 42mila euro, mi sento la barzelletta d’Italia”.

E, come accade, per inefficienza e non trasmissione di dati e aggiornamenti nelle vicende giuridiche, il cittadino continua a pagare: “Ho dovuto fare l’ennesimo ricorso con carte bollate più spese per andare a Bari e ho fatto bonifico di 400 euro al mio tributarista che mi ha detto che una volta che verrò assolto faremo richiesta di rimborso all'Agenzia delle Entrate. Anche perché sono sui 6mila euro di spese”.

Insomma questi fascicoli non si trovano e Roby S e altri players pugliesi sono con la spada di Damocle pendente sulla testa senza sapere con certezza quando finirà questa vicenda.

E in più si continuano a sostenere spese: “Il mio tributarista fiscalista Pietro Di Castri  di Francavilla Fontana di Brindisi, si sta battendo da anni per fare questo appello dove saremo inevitabilmente assolti perché esistono delle leggi a nostro favore ormai”.

E in effetti, anche con la solita consulenza del fiscalista che, insieme all’avvocato Max Rosa, ha ribaltato in Cge l’Operazione All in ottenendo la fondamentale sentenza Blanco/Fabretti, abbiamo ribadito come è cambiato il testo unico delle imposte  sui redditi, Tuir, che all’articolo 69 recita chiaramente così:
 
 
Dispositivo dell'art. 69 TUIR. Titolo I - Imposta sul reddito delle persone fisiche → Capo VII - Redditi diversi
1. Fatte salve le disposizioni di cui al comma 1-bis, i premi e le vincite di cui alla lettera d) del comma l dell'articolo 67 costituiscono reddito per l'intero ammontare percepito nel periodo di imposta, senza alcuna deduzione.
1-bis. Le vincite corrisposte da case da gioco autorizzate nello Stato o negli altri Stati membri dell'Unione europea o in uno Stato aderente all'Accordo sullo Spazio economico europeo non concorrono a formare il reddito per l'intero ammontare percepito nel periodo di imposta. 
2. Le indennità, i rimborsi forfettari, i premi e i compensi di cui alla lettera m) del comma 1 dell'articolo 67 non concorrono a formare il reddito per un importo non superiore complessivamente nel periodo d'imposta a 10.000 euro. Non concorrono, altresì, a formare il reddito i rimborsi di spese documentate relative al vitto, all'alloggio, al viaggio e al trasporto sostenute in occasione di prestazioni effettuate fuori dal territorio comunale.

Articoli correlati