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Poker e gioco online, ottimismo e pessimismo degli esperti da ICE Londra

05 febbraio 2020 - 10:38

La situazione del mercato del poker e gioco online vista dagli esperti presenti ad ICE Londra, la più importante fiera del gambling in Europa.   

Scritto da Cesare Antonini

 

Londra - “Serve un cambio governativo senza il Movimento 5 Stelle e si potrebbe iniziare a ragionare in maniera serena. Oggi qualche speranza sembra esserci e anche nel nuovo ufficio dell’Agenzia delle Dogane dei Monopoli si respira aria di apertura anche se, senza input dal Governo, è ovvio che non ci sia interesse diretto a cambiare le cose”. E’ il parere di Giovanni Carboni, managing director di Egla, European gambling Lawyer and Advisors, consulente da anni delle principali concessionarie di gioco online, sulla situazione italiana della liquidità condivisa. Un messaggio che sprizza ottimismo ma decisamente lucido e realista rilasciato a Gioconewspoker a margine dell’Italy Briefing organizzato sempre da GN Media ad ICE Vox Londra nella giornata di ieri, martedì 4 febbraio, quello di Carboni. Ottimismo che cozza contro il “bicchiere mezzo vuoto”, per non dire totalmente vuoto, di Quirino Mancini, legale esperto di Gaming di Tonucci and Partners. 

Carboni analizza la situazione a livello politico: “Il cambio governativo è uno spiraglio ma pare un’ipotesi remota in questo momento. A parer mio non è neanche sufficiente un ridimensionamento dei 5Stelle che non dovrebbero più essere al Governo per consentire un’apertura sui temi come la liquidità condivisa di poker online. Non è scontato che le cose cambino con un nuovo ribaltone in Parlamento ma è evidente che con il centro destra se non altro si possa parlare e si possa trovare un assetto più ragionevole. Come detto non è un’ipotesi immediata ma oggi è sicuramente più plausibile”. 

Come sta il mercato e i clienti che state seguendo? “Sto seguendo molte aziende per le nuove concessioni e, nonostante la situazione non certo rosea, molte società intendono agire perché credono di poter sviluppare ancora business per come sono configurate rispetto al mercato italiano. Ci sono molte opportunità compatibili e vanno inseguite”. 

Nel briefing di Gioco News si è parlato molto del nesso sempre più stretto tra operatori online e landbased: “E’ decisamente una delle soluzioni più inseguite in questo momento. Gli operatori stanno lavorando molto sui canali rimasti aperti dopo le varie leggi penalizzanti che hanno cambiato (e ridotto) il mercato. La combinazione col mercato fisico, comunque, nelle sue diverse forme, rimane tra le prime opportunità da sfruttare e perseguire”, ha concluso Carboni. 

Meno ottimismo per Quirino Mancini, legale di Tonucci and Partners, anche lui all’Italy Briefing “around the Table” ad Ice Vox: “Spiragli nel cambiamento del decreto e della normativa? Ci sono zero speranze che un cambio di governo possa portare ad una revisione della normativa attuale. L’unica soluzione è la via giudiziale, sentenza dopo sentenza un giudice, come spesso accade ripristina e rattoppa l’errore del regolatore”. 
E sul nuovo bando online? “Credo che le nuove concessioni oltre che arrivare in ritardo mostruoso possano servire a molto poco in questa fase di mercato. Un divieto di pubblicità così concepito è decisamente discriminante per i nuovi operatori che pagano le concessioni, le tasse e non possono neanche comunicare ai clienti che sono sul mercato. Per questo non concepisco come si possa essere arrivati a concepire una legge così ‘talebana’ contro un settore e sono sempre più convinto che solo ricorsi e giurisprudenza favorevole possano cambiare le cose”, conclude Mancini. 

 

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