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Genius Hold'em, al debutto a San Marino la nuova variante di poker che aumenta l'abilità

20 febbraio 2020 - 16:07

Nasce Genius Hold'em, la nuova variante di poker live approvata dalla Giochi del Titano e al debutto proprio a San Marino col primo torneo Antony Events. 

Scritto da Cesare Antonini

“Più riduciamo le informazioni, maggiore incidenza sui risultati avrà la fortuna. Maggiori sono le informazioni, più le abilità emergeranno a favore del risultato”. Nasce da questa considerazione del noto organizzatore italiano, Antony Angeloni, il Genius Hold'em, la nuova variante di poker presentata alla Giochi del Titano per essere approvata e che, sempre nella poker room della Repubblica di San Marino, appunto, farà il suo debutto domani, venerdì 21 febbraio.

O meglio, come dice lo stesso ceo di AntonyEvents e di EuroRounders, più che altro deriva da questa citazione di Giampaolo Dossena, nell'Elogio dell'azzardo e dei casinò (1989): “Inventare il poker è stato un colpo di genio, come inventare il sonetto o il minuetto. Ditemi voi (vi sto guardando negli occhi) perché, antropologicamente, la storia dei giochi dovrebbe essere qualcosa di meno rispetto alla storia della letteratura e della musica.”

E infatti: “Leggendo l’Elogio di Giampaolo Dossena, mi ha mosso l’ispirazione per creare un nuovo format dedicato al mondo degli eventi poker live”, dice Angeloni.

Ma che c'entra Andy Warhol e, piccolo spoiler, Leonardo, Michelangelo, Dalì e tanti altri artisti, col poker? Facile, dal Genius al genio! “La mia passione per l’arte della pittura, letteratura e musica mi ha spinto a rendere omaggio ai personaggi che hanno riempito tanti momenti della mia vita, i quali sono riusciti a suscitare in me delle grandi emozioni. Con la stessa passione che ho provato immergendomi in queste opere, ho dedicato molti giorni allo studio di una nuova modalità che ho pensato di chiamare Genius Hold’em2, prosegue Angeloni.

Ma come funziona? Genius è una variante di poker che possiamo definire parente del Courchevel, un gioco nato in Francia, nell’omonima località transalpina. Il Courchevel è una variante simile all’omaha, si gioca con 5 carte in mano e 5 carte comuni sul board. Quello che differenzia il Genius Hold’em dal Courchevel è che al giocatore vengono distribuite 2 carte e non 5, quello che differisce il Genius Hold’em e il Courchevel dal Texas Hold’em e, rispettivamente l’Omaha, è che, dopo la distribuzione delle carte, a ciascun giocatore viene anche mostrata la prima carta del flop (denominata flopet), e solo dopo inizia regolarmente il primo giro di puntate preflop, successivamente vengono mostrate le altre due carte comuni che costituiscono il flop così come tutti lo conosciamo.

“Questa singolare specificità del gioco fa sì chela selezione delle mani preflop cambi in modo piuttosto drastico – prosegue Angeloni - infatti, se nel Texas Hold’em una buona mano iniziale è costituita da carte di alto valore o ben coordinate fra loro (per definizione chiamate starting hands) le quali danno una dimensione già postflop di come poter entrare nel gioco,nel Genius una buona mano non può essere tale se è completamente scoordinata rispetto alla prima carta che viene mostrata al flop. Ne segue che mani poco più che trash nel Texas Hold’em possono diventare più che buone nel Genius, sempre se la prima carta esposta le migliora in modo sostanziale”.

Il fatto di giocare con una carta sul board visibile a tutti prima del giro di puntate, significa aumentare le informazioni in misura notevole. Il poker è un gioco in cui l'abilità prevale sull'alea, le informazioni che raccogliamo al tavolo durante un torneo ci permettono di fare molteplici ragionamenti, saper interpretare al meglio le informazioni è l’elemento che determina un principiante da un master, anche se va detto che le informazioni raccolte sono tutte informazioni incomplete.
E spiega ancora meglio Angeloni: “Non potrete mai basare le vostre decisioni su certezze matematiche per un semplicissimo motivo: le uniche carte di cui potrete davvero conoscere il valore sono le vostre e quelle comuni a terra. Su tutte le altre potrete soltanto basarvi su congetture, intuito ed esperienza. È per questo che le vostre informazioni saranno sempre limitate, imperfette, parziali. Incomplete, appunto”.
Ecco allora la fondamentale differenza che caratterizza un buon giocatore: la capacità di colmare questi vuoti d’informazioni in modo da valutare il più correttamente possibile le carte dei nostri avversari. “Basandomi su questa considerazione - prosegue l'inventore del gioco - ho pensato a come i più capaci, quelli con una mente più elaborativa, potessero confrontarsi grazie ad una nuova variante, ad una competizione dove, aumentando il numero delle informazioni, si riducesse l’incidenza della fortuna. Ho immaginato questo rapporto come un elastico: più riduciamo le informazioni, maggiore incidenza sui risultati avrà la fortuna. Maggiori sono le informazioni, più le abilità emergeranno a favore del risultato. Anche se può sembrare tortuoso, da questo teorema si evince che una mente intelligente, con spiccate abilità matematiche, memoria, dotata di percettività e introspezione psicologica, difronte ad una maggiore quantità di informazioni riuscirà certamente a fare valutazioni con una precisione e grado di tolleranza d’errore sempre più vicina allo zero, e da questo ne conseguiranno scelte vincenti. Il tutto si semplifica dicendo che questa è una nuova variante grazie alla quale, in ogni torneo, il vincitore sarà per definizione “Genio del Poker”.

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