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Cura Italia, una speranza anche per i poker dealer per i 600 euro

06 aprile 2020 - 16:26

Cura Italia, una speranza anche per i poker dealer che potrebbero essere ai collaboratori delle associazioni sportive per i 600 euro. 

Scritto da Cesare Antonini

Sarebbero già partite molte richieste all’Inps per un bonus di 600 euro che il Governo ha esteso anche ai collaboratori delle associazioni sportive. Il decreto ministeriale che attua la normativa ha infatti ottenuto l'ok della Ragioneria generale e prevede che entro aprile possano essere presentate le domande a Sport e salute spa. Ma va ancora varato il decreto specifico, quindi, alcune richieste potrebbero essere inutili. E per i dealer di molti club dal vivo che sono iscritti alle associazioni sportive di riferimento potrebbe esserci qualche speranza di prendere il contributo visto che le sale sono chiuse molto prima della zona rossa estesa a tutta la Penisola. 

Ovviamente la registrazione presso l’associazione e presso qualche ente di promozione sportiva legato al Coni deve essere antecedente al periodo di stop delle attività. E poi ci sono altre due discriminanti importanti: gli operatori di gioco si devono mettere in fila con tutti i collaboratori sportivi per un plateau di 50 milioni di euro messi a disposizione a Sport e Salute dal Governo e si potrà fare richiesta solo in caso di reddito inferiore ai 10mila euro. Se per il secondo caso non dovrebbero esserci problemi per qualche freelance o per chi non lavora un monte ore da raggiungere quel limite, i fondi non sembrano tantissimi anche se saranno oltre 80mila le domande che potranno essere coperte.

I dettagli tecnici: le modalità di presentazione delle domande saranno individuate con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con l’Autorità delegata in materia di sport, da adottare entro 15 giorni (entro 2 aprile 2020) dal 18 marzo 2020, data di pubblicazione del decreto “Cura Italia”. Con lo stesso decreto verranno definiti i criteri di gestione del fondo e le forme di monitoraggio della spesa e del relativo controllo.

Al momento, l’atteso decreto che stabilirà i criteri per l’invio delle domande non è stato emanato e da più parti vengono indicati diversi documenti come necessari per presentare la domanda (es. contratto, certificato di iscrizione al registro CONI dell’ASD/SSD, tesseramento del tecnico, ricevute dei bonifici percepiti, documento di identità e codice fiscale, tesserino da istruttore federale o dell’EPS, autocertificazione dell’ASD/SSD, …).
Premesso che l’art. 96 del c.d. decreto “Cura Italia” prevede unicamente una autocertificazione circa l’esistenza di un rapporto di collaborazione sportiva al 23/02/2020, e che sarà l’emanando decreto attuativo a specificare che cosa servirà, la suddetta documentazione, anche se non necessaria per la presentazione della domanda stessa, si renderà utile in caso di successivi verifiche o controlli.

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