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Poker live illegale e bische, ecco come lo Stato e Adm controllano il territorio

05 marzo 2021 - 11:10

Il virus non molla, il gioco rimane chiuso e dilagano poker live illegale e bische: ecco come lo Stato e Adm controllano il territorio.

Scritto da Cesare Antonini

La pandemia ha chiuso il mercato del gioco legale da ormai oltre 250 giorni, così come tante altre attività retail, ovviamente, e l’illegalità dilaga con notizie giornaliere di sequestri e controlli in locali dove si gioca a poker, a carte e dove si continua comunque a scommettere. A rimetterci sono tutti: in primis il giocatore che rischia di essere contagiato se non si seguono i protocolli sanitari, gli operatori legali che sono chiusi e che non possono operare e lo Stato che non può proteggere i cittadini facendoli giocare in un ambiente legale e continua a perdere anche risorse preziose per le casse dell’erario in un momento di grave crisi economica.

Le tante notizie di cronaca, in realtà, sembrano essere il frutto di un’attività ben precisa di intelligence e di analisi lanciata e fortemente voluta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dal suo direttore Marcello Minenna. A spiegarlo a Gioconews.it è stato Roberto Chiara, direttore territoriale Adm di Toscana, Umbria e Sardegna, nel corso della conferenza stampa di Perugia di ieri, giovedì 4 marzo, per la presentazione dei dati dell’attività degli uffici del 2020. "Adm - ha spiegato Chiara - presiede il Copregi, Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori, un ente pubblico che coordina tutte le forze dell’ordine e con il direttore generale Marcello Minenna è stato approfondito e utilizzato nei mesi scorsi. Come detto è molto importante un controllo di questo tipo in questo ultimo anno di lockdown e chiusure perché il fenomeno del gioco illegale sta dilagando in sale irregolari e bische e su questo c’è stato un grande impegno dei nostri uffici”.

Chiara evidenzia anche, soprattutto per quanto riguarda le bische, "l'attività di intelligence e analisi che ci porta a intervenire su segnalazione" e l'operato sinergico tra le strutture centrali e quelle periferiche "grazie al quale scaturiscono i controlli".

Era il luglio del 2020 quando Minenna ha rinforzato la lotta agli affari delle mafie sull'azzardo, che arrivano a 8-11 miliardi, ma anche per la sicurezza del settore e la tutela dei minori. Il CoPReGI era previsto dalla legge n.102 del 3 agosto 2009 ma non era mai stato approvato il suo Regolamento Operativo. I firmatari di luglio erano il Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri e il Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana.

Il Comitato è presieduto dal Direttore dell'Agenzia ed è composto dai rappresentanti di vertice delle tre forze di polizia. Tutti insieme per la realizzazione di un tavolo di lavoro interforze che ponga in essere un’azione sinergica e coordinata, per contrastare il gioco illegale e le infiltrazioni della criminalità organizzata, perseguendo il fine della sicurezza del gioco e della tutela dei minori, inviando al contempo all’esterno un forte, concreto ed effettivo, segnale di coesione istituzionale ed unità d’intenti.
Una “move” fondamentale vista la recrudescenza del virus nei mesi autunnali e per tutto l’inverno che ha portato a numerosi controlli. La via è sempre quella delle riaperture in sicurezza, nel frattempo il consiglio è sempre quello di evitare di giocare dal vivo e, semmai, di mantenere le distanze, indossare la mascherina e lavarsi frequentemente le mani.

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