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Rispuntano i tavoli da poker elettronici: ideali solo per la regolamentazione del live

28 settembre 2017 - 11:48

Il nuovo tavolo di poker elettronico di Jackpot Digital non sostituirà mai quelli tradizionali ma potrebbe essere utilissimo per regolamentare i circoli live. 

Scritto da Cesare Antonini

Diciamocelo, non è che si tratti di questa grossa novità e i tavoli virtuali di poker non hanno mai preso piede pur essendo comparsi in molte case da gioco già da diversi anni. In ottica regolamentazione, però, crediamo che il tavolo elettronico creato dalla società canadese Jackpot Digital continui ad essere una delle poche solution in grado di garantire la sicurezza per i circoli di poker live.

 

IL POKER LIVE E IL TRENO (PERSO) DELLA CONFERENZA UNIFICATA - Regolamentazione che non arriverà ancora per molti mesi visto che, l'ultima finestra utile in cui alcuni addetti ai lavori avevano provato ad inserire l'articolazione della norma esistente, ha totalmente ignorato l'esistenza del "problema" o, meglio, dell'opportunità. Parliamo della conferenza unificata Stato-Regioni dove, per chi non lo sapesse, si sono discusse per mesi le regole da adottare per ridimensionare l'offerta di gioco pubblico (legale sia chiaro) sul territorio. Regole che già esistevano ma che, su pressione delle Regioni e dei Comuni che continuavano a produrre regolamenti e norme restrittive alla libera attività d'impresa sul territorio nazionale, sono state revisionate da Governo ed enti locali. Mentre i politici "illuminati" discutevano su distanze da luoghi sensibili e orari d'apertura e chiusura e limitazioni della pubblicità, sotto il naso i poker club attualmente aperti sul territorio italiano continuavano e continuano ad offrire gioco in maniera "para-legale". Abbiamo detto 100 volte che i club, adesso, fanno bene a giocare e lo possono anche fare pur dovendo tenere a mente che sono sempre e comunque borderline. Ma averli ignorati da un riordino del genere testimonia solo la miopia e la demagogia con cui queste leggi sono state riviste.
 
INSOMMA, QUESTO TAVOLO COM'E'?? - Ma torniamo all'argomento del nuovo tavolo elettronico. I tavoli si chiamano Jackpot Blitz e permette (e ci mancherebbe pure) di giocare più mani rispetto al dealer normale e "umano". E' un topuchscreen di 213 centimetri che vuole replicare al meglio il gioco tradizionale con carte, chips e gesti da riproporre come se le carte fossero di nylon e plastica e le fiche in ceramica.
Full ring si può giocare fino a 10 players contemporaneamente e se si è card dead i players possono imbarcarsi su partite di dadi, effettuare scommesse sportive o giocare a baccarat o roulette, ovviamente mentre si attende la mano successiva.
Tutti plus che, comunque, convincono poco se non, come detto, in ottica regolamentazione.
 
JACKPOT DIGITAL LO OFFRIRA' A LAS VEGAS - Così come convincono poco le argomentazioni del ceo Jake Kalpakian che ha spinto il prodotto su Pokernews: "Chiudono le sale sulla Strip di Las Vegas perché i costi sono troppo alti. Il nostro prodotto sarebbe ideale se volessero offrire comunque il poker, sarebbe una valida alternativa". Sì, un tavolo o due potrebbero produrre soldi. Tuttavia carte e chips reali sembrano vincere sempre su queste alternative virtuali.
"C'è molto da fare con questo tavolo - ha continuato Kalpakian e non ci sono dubbi - la nostra intenzione è quella di sviluppare prima di offrire il tavolo in room che non avrebbero il poker senza di noi come in alcune sale sulla Strip che hanno chiuso. Diremo ai casinò: ora potete offrire comunque il poker ma senza ulteriori spese".
 
OTTIMO PRODOTTO MA LA TRADIZIONE VINCERA' SEMPRE - L'idea di business non è male. Il prodotto anche guardando le promo, sembra davvero splendido. Rimaniamo scettici sulla dimensione di mercato in grado di rosicchiare da parte di un prodotto del genere. Ma siamo possibilisti nel momento in cui lo Stato decidesse finalmente di regolamentare. In quel momento l'unica valida alternativa per garantire la sicurezza del gioco agli occhi del regolatore sarebbe questa. Conti gioco collegati all'account del club che utilizza questi tavoli a loro volta distribuiti dalle concessionarie di gioco dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Per il resto un reg potrebbe sedersi e gamblare qualche centinaia di dollari ma non sarebbe mai la sua modalità di gioco preferita.

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