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I casinò italiani tornano a parlare di poker live: pronto documento per Mef e Viminale

15 dicembre 2017 - 13:52

Pronto un documento sul poker live da inviare al Viminale e al Ministero dell'Economia da parte di Federgioco, la federazione dei 4 casinò italiani. 

Scritto da Ca

E’ passato un anno, anzi, 13 mesi, ma stavolta pare che qualcosa uscirà sul serio dalla federazione dei casinò italiani aderenti alla Fipe Confcommercio per quello che riguarda il poker live. Sarà un'analisi del mondo del poker, anche sulla scorta di quanto già fatto e prodotto nel tempo, visto che il tema è da anni all'attenzione di Federgioco. La notizia arriva oggi, 15 dicembre, dal consiglio direttivo di Federgioco  che ha riunito al Casinò di Venezia anche la sua assemblea dei soci.

“Sulla scorta di questa analisi – spiega a Gioconews.it Olmo Romeo, vice presidente della federazione che ha coordinato l'incontro in assenza (per motivi di lavoro) del presidente Giulio di Matteo – redigeremo, nel giro di due o tre mesi, un documento che analizzerà il settore e da presentare al ministero dell'Economia e al Viminale. Sarà firmato da Federgioco e concordato tra le quattro case da gioco e conterrà una serie di richieste, tra cui che nell'organizzare tornei di poker al di fuori dei casinò sia garantito il mancato accesso ai minori, che venga previsto il divieto assoluto di poker cash e che si presti una maggiore attenzione, anche in riferimento ad alcuni episodi che ci sono stati segnalati, per quanto riguarda il rispetto della legalità, anche in materia di antiriciclaggio”.
Peccato, che, come detto, risale a novembre 2016 l’ultima assemblea che parlava proprio di questo progetto di azione. Ma in 13 mesi niente è arrivato al Viminale o al MeF. Intanto i circoli proliferano sul territorio e tolgono players e risorse alle room delle case da gioco autorizzate anche se, in questo momento, sono solo Campione d’Italia e Sanremo ad organizzare eventi dal vivo.
Incertezza sui tempi, la speranza è che il tutto venga presentato in tempi rapidi. Va anche considerato anche il timing, in effetti: forse era preferibile segnalare il tutto in tempo utile per inserire il “file” nelle discussioni della Conferenza Stato Regioni o nella Stabilità.

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