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Genova: 11 denunciati per un torneo di poker live da 30 euro

10 gennaio 2019 - 15:10

Undici denunciati per gioco d'azzardo a Genova per un torneo di poker Texas Hold'em. Confusione su alcuni importi dichiarati dalla Polizia. 

Scritto da Ca

La Polizia di Stato di Genova ha scoperto una bisca  all’interno di un bar della Foce, gestita dal titolare dell’esercizio commerciale, un genovese di 59 anni, denunciando, con quest’ultimo, dieci persone di età compresa tra i 26 ed i 74 anni, sorprese a partecipare ad un torneo di poker.
Tuttavia dal rapporto della Polizia emerge qualche discrepanza che va assolutamente verificata: "Hanno inoltre accertato che il torneo era stato organizzato dal titolare del bar, che aveva personalmente contattato ed invitato i giocatori, la cui quota di partecipazione era di circa 25/30 euro ciascuno", spiegano gli agenti. Un torneo tra l'altro in linea con il buy in indicato dal Consiglio di Stato e recepito dalla Suprema Corte di Cassazione nella giurisprudenza di settore. Per questo non torna quest'altro punto del report del blitz: "A carico di quest’ultimo sono stati sequestrati: un mazzo di carte da Poker; due block notes dove erano annotati i nomi dei partecipanti con indicati accanto degli importi; una valigetta contenente 500 fiches professionali di 5 colori diversi, a cui venivano attribuito il valore di 5, 10, 25, 50 e 100 Euro per un totale, come si è potuto evincere dagli appunti tenuti dal dealer relativi ad ogni partecipante, di circa 5000 Euro a partita; il tavolo da gioco professionale Texas Holdem".

In ogni caso il blitz è stato effettuato nella serata del 9 gennaio, nel corso di un servizio finalizzato al controllo amministrativo degli esercizi pubblici, i poliziotti del Commissariato Foce Sturla, allertati dalla segnalazione di un collega delle volanti della Questura che, libero dal servizio, nel tardo pomeriggio di ieri aveva notato uno strano via vai di persone in un bar della Foce, sono entrati nel locale con la scusa di consumare un caffè.
Notando effettivamente un anomalo passaggio di persone che, una volta entrate all’interno dell’esercizio pubblico, si portavano direttamente al piano superiore senza nemmeno dialogare con la barista o consumare qualcosa, hanno deciso di appostarsi all’esterno in modo tale da poter osservare la dinamica dei fatti.
Hanno così notato la presenza di più persone che, con fare preoccupato, guardavano più volte dalle finestre del primo piano quanto accadeva in strada, assicurandosi ogni volta di chiudere le tende delle finestre, mentre un uomo dell’età di circa 60 anni, presumibilmente il titolare del bar, in maniera accorta faceva spesso la spola tra la sala superiore e il piano strada, passando per la scala interna che collega i due piani.
Avendo quindi il ragionevole sospetto che effettivamente nella sala superiore del bar fosse posta in essere una qualche attività delittuosa, gli operatori, con l’ausilio di un equipaggio delle volanti della Questura, si è recato al piano superiore del bar, sorprendendo attorno ad un tavolo da gioco 10 persone intente a giocare a Texas Holdem, avendo ognuno a disposizione le proprie carte e le proprie fiches.
In piedi accanto ai giocatori, intento a supervisionare quanto stava accadendo, vi era il titolare dell’attività, un genovese 59enne, con precedenti.
Tra i dieci giocatori i poliziotti hanno individuato in un 55enne genovese, già segnalato per aver partecipato a giochi d’azzardo, colui che ricopriva il ruolo di dealer, gestendo il gioco e distribuendo le carte.
Ora bisogna capire su cosa verrà incentrata la difesa visto che, da quello che si apprende nelle prime note, l'ammontare delle chips potrebbe essere stato confuso con quello monetario affibiando valori del tutto difformi dal buy in pagato assai modesto.

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