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Piacenza, tre denunce, sequestro di carte, chips e cash in un circolo di poker live

01 agosto 2022 - 13:19

Poker live nella bufera a Piacenza: tre denunce, sequestro di carte, chips e cash in un circolo di San Giorgio. 

Scritto da Cesare Antonini
Piacenza, tre denunce, sequestro di carte, chips e cash in un circolo di poker live

Tre denunce per gioco d’azzardo, sequestro di carte, chips e contanti. È successo a San Giorgio, nel piacentino, dove venivano organizzati tornei attraverso i social e poi arrivavano da Cremona e dal Cremonese per giocare a poker. Una vera e propria bisca quella scoperta dalla Polizia dell’Unione Val Nure Val Chero nella cittadina in questione secondo quanto riporta la Provincia di Cremona. Tante le imprecisioni nella notizia riportata ma pare che le indagini siano andate avanti per settimane e si sono appena concluse.

Non si capisce, in effetti, quale sia stata la modalità di gioco, forse cash game. Sappiamo bene che il gioco del poker nella modalità Texas hold 'em in Italia è possibile secondo i famosi parametri del Consiglio di Stato e della Suprema Corte di Cassazione. Nel fatto di cronaca l’articolista evidenzia come la questura, in questo caso di Piacenza, debba concedere autorizzazione per lo svolgimento. È uno dei modi per poter giocare a poker, ovviamente. Se nella propria città si ha l’autorizzazione della Questura competente si è praticamente legali. Ma difficile che qualche funzionario prenda queste responsabilità e la sala da poker in questione non aveva neanche mai presentato richieste.

La news prosegue con questo passaggio fuorviante: “Inoltre, la modalità di gioco non era tra quelle consentite dalla Federazione italiana poker, in quanto la possibilità di iscrizione non era equa tra tutti i partecipanti ma avveniva per fasce predefinite di denaro. Il giocatore iscritto al torneo acquistava le fiches di quantità variabile in base al diverso prezzo dell’iscrizione e, al momento di esaurimento delle stesse durante il gioco, poteva continuare ad acquistarne altre e giocare fino a notte inoltrata”. Rebuy e cash game, quindi, due modalità che configurano il gioco d’azzardo per i pareri di Cds e Cassazione di cui sopra. Ma quale sia la Federazione italiana poker rimane un mistero. Non esiste una federazione attualmente riconosciuta al Coni, nonostante vari tentativi negli anni, che possa avere in mano un regolamento legale e che certifichi la liceità del gioco.

Cosa rischia ora il club? In realtà ci sono molti precedenti in cui la notizia di reato è caduta istantaneamente. E un avvocato ben preparato sulla giurisdizione può facilmente evitare conseguenze peggiori per i suoi assistiti. Ma dipende sempre dalle situazioni particolari.

In base agli accertamenti, fra i partecipanti c’erano appunto prevalentemente cremonesi in trasferta e le adesioni venivano raccolte tramite gruppi Whatsapp, mentre le informazioni riguardo ai tornei si reperivano su Facebook. Anomalia pesante con le società di gioco che non possono pubblicizzare prodotti legali per via del decreto Dignità, mentre si procede alla promozione libera di club come questi.

Dietro all’operazione ci sarebbe una vera e propria rete di assistenza civica di San Giorgio. Durante un’attività di presidio del territorio alcuni volontari hanno notato un via vai di persone nell’edificio adibito a tale attività. Da lì la segnalazione e il sopralluogo.

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