E’ uscita la versione in italiano del documento redatto biennalmente dopo il meeting di Las Vegas della Tournament Director Association. A tradurla il floorman ed esperto del settore, Fabiano Stefanini e il td Christian Scalzi . Ne abbiamo già parlato molto sia informandovi dei contenuti sia con i commenti degli addetti ai lavori. Su tutti quello del Poker Director della room leader in Europa, Federico Brunato del King’s Resort di Rozvadov.
Il board diretto da Jack Effel e Matt Savage tra i fondatori del Tda, quest’anno ha comportato 11 modifiche alle regole, 10 chiarimenti su altrettante norme e una nuova procedura raccomandata.
Alcune di queste, però, non sono state ancora digerite da alcuni addetti ai lavori come il poker player e campione del mondo Wsop Barry Shulman.
Per lui non ha senso eliminare la doppia puntata sulla quarta strada dello Stud High: “La Tda ha votato per eliminare questa opzione ma il problema è che il gioco è nato così! E’ come eliminare una puntata al turn nel No Limit Hold’em, insomma. Cambiare le basi della strategia stud non è possibile. Si deve tornare immediatamente al gioco com’è nato altrimenti la chiameremo Tda Stud”.
Shulman è contrario anche all’obbligo dei dealer di annunciare tutti gli importi delle puntate nel No Limit Hold’em. “La teoria è che l'annuncio delle scommesse accelererà il gioco e causerà meno confusione. E’ vero tanti giocatori, compreso me, probabilmente hanno bisogno di essere aiutati in questo count. I pro spesso le contano da soli. Io avrei suggerito di dividere i pot separando le chips dello stesso colore e distribuirle sul panno. I dealer dovrebbero essere obbligati anche ad annunciare il rilancio. Ma se il dealer dovesse sbagliarsi ad annunciare una puntata cosa succederà se l’altro player si adeguerà all’azione sbagliando a sua volta?
Io annuncerei solo il corretto importo del raise quando il player inserisce un gettone sovradimensionato. Inoltre, quando molte chips vanno nel piatto contemporaneamente, il banco annuncia se si è verificato o meno un rilancio. Tuttavia, invece di contare le pile possono semplicemente smazzare le chips e disporle per denominazione in file di cinque. In questo modo, il giocatore può vedere a colpo d'occhio l'importo generale e, se necessario, chiedere un conteggio più specifico”.
Un tema discusso anche da Brunato è stato l’utilizzo del Big Blind Ante in modalità shorthanded. Ecco cosa farebbe Barry: “Quando il tavolo ha cinque o più giocatori si utilizza il big blind ante. Con tre o quattro giocatori, l'ante diventa la dimensione del piccolo buio. Quando il torneo è heads-up, non sarà necessaria alcuna posta. È una soluzione facile, equa e solo alla fine di un torneo quando potrebbe diventare particolarmente influente sul risultato”, ha concluso Shulman.