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Il World Poker Tour fa il botto a Las Vegas tra polemiche, problemi di salute e il successo di Qing Liu

10 marzo 2021 - 10:18

Il World Poker Tour fa il pieno al The Venetian di Las Vegas con 4,3 milioni di dollari di prize pool e un torneo pazzesco. 

Scritto da Ca

Operazioni d’urgenza, polemiche e record. Ma a fare notizia è l’ennesimo grande evento di poker live che segna la sua ripresa almeno in qualche parte del mondo. Partiamo dai numeri del World Poker Tour giocato al The Venetian: sono stati 937 i paganti nel main event del WPT  di Las Vegas con una prize pool da 4.333.625 dollari che ha quasi triplicato il garantito di 1.5 milioni fissato alla vigilia dell’evento in maniera giustamente precauzionale vista la situazione. Il buy in era da 5mila dollari. Ma com’è andata?

A vincere è stato Qing Liu che sembra inarrestabile visto che oltre a trionfare in questo evento per 752mila dollari, ha in programma un altro final table che, però, aveva giocato un anno fa nella fase pre Covid-19. Doppia vittoria per lui visto che ha relegato al secondo posto un ex campione del main event Wsop come Joe McKeehen, uno dei vincitori di quel torneo magnifico che ha fatto meglio nella storia dopo un exploit del genere.

È successo davvero di tutto al WPT Venetian, primo grande torneo di poker live da mesi a questa parte, tanto da far passare quasi in secondo piano la vittoria di Qing Liu e il secondo posto dell’ex campione del mondo Joe McKeehen.

Prima la polemica scatenata da Jared Jaffed, che se la prende con l’organizzazione per una decisione quantomeno singolare. Poi il problema di Roland Rokita, che ad un certo punto sembrava addirittura doversi far operare d’urgenza. Ma andiamo con ordine.

Impresa per Liu anche perché ad un certo momento McKeehen aveva il 63% delle chip in gioco. Poi ci sono volute due ore per arrivare all’heads up. Da small blind, Joe ha mandato la vasca con J  8  e Rokita ha chiamato con 5  5 . Al flop, A  10 7 , McKeehen ha trovato un progetto di scala a incastro che si è concretizzato con in 9  al turn.

Anche all’heads-up McKeehen era in netto vantaggio, ma in  5 mani Liu ha ribaltato la situazione e mezz’ora dopo ha chiamato con K  4  l’all-in dell’americano con K  7 . Un 4  al flop lo ha subito mandato in vantaggio e così v’è rimasto.

Il payout

Qing Liu – $752.880

Joe McKeehen – $491.960

Roland Rokita – $363.235

Jack Hardcastle – $271.050

Kou Vang – $204.430

Trace Henderson – $155.865

A mettere a rischio il flow del tavolo finale è stato anche il caso di Roland Rokita. Fedor Holz, suo amico, ha lanciato l’allarme su Twitter: “Chi è che conosce qualcuno del Wpt per avvertirli che è Roland deve recarsi urgentemente all’ospedale per un’operazione e che rischia di non esserci per il final table?”. Poi, però Rokita si è preso anche 363mila bigliettoni di premio e sulla sua presunta malattia urgente nessuno ha più saputo nulla, almeno dalle fonti estere che abbiamo consultato. Il tavolo è stato comunque spostato di un’ora proprio per consentire al player di riprendersi. Anche Fedor ha mollato il discorso senza informare i tanti followers che si erano preoccupati per Roland. Di sicuro le sue tasche ora sono più sane e gli facciamo gli auguri per la salute.
Le polemiche, invece, si sono scatenate per una decisione dell’organizzazione che, arrivati a 8 left, invece di riunire tutti i players in un tavolo, ha deciso di dividerli in due tavoli. Forse per ragioni anti Covid-19? Di certo in quella fase giocare 4 handed o 8 handed significa totalmente l’opposto. Quindi Jared Jaffe ha criticato aspramente la decisione che, però, era dovuta all’impossibilità di giocare 9 handed visto che le postazioni sono ridotte per via dei protocolli di sicurezza. Da lì la decisione di andare avanti 4 e 4 che, però, in effetti, cambia tantissimo l’andamento del torneo. E forse si poteva tornare 8 handed dopo aver superato l’impossibilità di giocare in 9.

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