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Weinstein, Damon, Affleck e Blom, gli strani legami tra il poker e lo scandalo del produttore

12 ottobre 2017 - 15:36

I legami di Matt Damon e Ben Affleck con Harvey Weinstein, c'entra anche il poker con gli scandali del produttore?

Scritto da Gt

Di Harvey Weinstein si sta parlando praticamente in tutti i luoghi del web e su tutti i media del mondo. Le sue violenze sessuali che l'hanno praticamente isolato dal mondo del cinema ma, cosa più importante, dai suoi affetti, stanno scandalizzando tutti. Sarebbe strano il contrario, ovvio, anche se qualcuno apre ancora la bocca a caso. Ma cosa c'entra il mondo del poker anche in questa storia? Apparentemente nulla anche se il presunto coinvolgimento di Matt Damon e Ben Affleck, due dici di Hollywood che hanno partecipato a film sul poker e che giocano abitualmente a questo gioco, sembra creare un "link" bello e buono. Il protagonista di Rounders e quello di Runner Runner sono anche rimasti coinvolti nello scandalo delle partite di poker high stakes e illegali organizzate dall'ormai mitica Molly Bloom. Poker princess che sta per sbarcare al cinema quasi come un immaginario cerchio che pare chiudersi.

 In pratica pare che Damon, secondo l'ex giornalista del New York Times Sharon Waxman, avrebbe spinto per cercare di occultare o comunque ammorbidire un articolo del 2004 che parlava chiaramente di cattiva condotta di Weinstein. La giornalista afferma che Damon l'avrebbe chiamata direttamente per influire su alcuni dettagli del suo articolo. In realtà Matt avrebbe telefonato su indicazione di Weinstein ma senza conoscere a pieno la situazione. In pratica veniva relazionata l'esperienza di Matt con Fabrizio Lombardo che ha gestito l'ufficio italiano di Miramax e che sarebbe il contatto che avrebbe assicurato le donne a Weinstein. Damon aveva accettato perché conosceva Lombardo dal Talento di Mr. Ripley e voleva evitare che si parlasse male di lui nell'articolo della Waxman. Ma tutto era studiato da Weinstein per coprire i suoi scheletri nell'armadio.

Affleck ha avuto un coinvolgimento differente. Ha twittato prendendo le distanze e condannando Weinstein. Qualcuno gli ha risposto dicendo che, invece, lui era ben consapevole del comportamento che teneva Weinstein e Ben ha mandato a quel paese il suo interlocutore.
Anche lui avrebbe qualche precedente scomodo come quando ha provato a palpare il seno di Hilarie Burton all'epoca 21enne: "Ho agito in modo inappropriato verso la signora Burton e sinceramente mi scuso", ha scritto pubblicamente Ben.

Un altro legame col poker è quello di Gretchen Mol, la donna di Damon in Rounders. Ha specificato "di non aver scambiato favori sessuali con Harvey o qualcuno per avanzare nella mia carriera. E non sono mai stata da sola in una stanza da sola con lui. Non voglio difenderlo, è solo un dato di fatto".
Insomma, tutti scaricano Harvey. In America per queste cose non si scherza. E meno male. Poi il comportamento di chi gli era complice, forse, non è proprio il massimo.

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