James Obst: 'Lascio il poker per rincorrere il sogno di giocare Wimbledon'
James Obst, 28enne poker player australiano, lascia il gioco per provare a vincere Wimbledon.
Scritto da Gt
Incredibile James Obst: lascerà il poker per perseguire il folle sogno di diventare un tennista professionista e di giocare, una volta cresciuto e affermato, lo Slam di Wimbledon.
Dopo le Wsop per il giocatore australiano, sono scattate le riflessioni. L'anno scorso aveva ottenuto il suo primo (e unico fino ad oggi) braccialetto nel $ 10k Razz Campionato.
Ha avuto due "deep-run" nel Main Event nel 2017 e nel 2018. L'anno scorso ha chiuso 46esimo con un premio del valore di $ 156,265. Risultati splendidi ma che pare abbiano costretto comunque Obst a rivalutare la sua carriera e le sue priorità nella vita.
Ecco la sua riflessione: "Sapevo già che probabilmente questo sarebbe stato il mio ultimo festival per un lungo periodo quindi ho deciso di prenderlo come un modo per godermi l'esperienza il più possibile. A parte i risultati mediocri, è stata un'esperienza splendida su molti livelli. Tanto che sono arrivato a sentirmi male per non essermi integrato nella comunità fino ad ora. È stata una lunga strada per arrivare qui; I miei primi anni alle Wsop li vivevo in pessime condizioni di salute, provavo tanta ansia".
Ma veramente vuole provare a sfidare Federer, Djokovic, Nadal? "Il mio sogno è sempre stato quello di diventare un tennista professionista e giocare a Wimbledon. Nonostante una storia di problemi medici da quando avevo 16 anni, ho sempre creduto di potercela fare, e in effetti continuo a crederci. Ora è il momento di impegnarsi davvero. So che ho ancora molta strada da percorrere oltre lo stato della forma, ma so anche che questo sogno non può essere coltivato finché continuo a dedicarmi al poker".
Giocherà ancora qualche torneo ma non sarà una stagione piena e densa come le altre giocate in passato. Ora ha 28 anni e sarà davvero dura che il suo sogno si realizzi. Potrebbero nascwere anche scommesse attorno a questa idea folle? Chissà, staremo a vedere.