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Una clinica, un residence e meno gambling per salvare Campione

16 agosto 2018 - 14:49

 Il presidente di Artisa, Stefano Artioli mette sul piatto 100 milioni per trasformare Campione: clinica, senior residence e museo negli spazi del Casinò.

Scritto da Gt

Gli spazi dedicati al gioco ridotti per fare spazio ad una clinica specializzata, ad un senior residence e ad un museo. Sul piatto, è proprio il caso di dirlo, ben 100 milioni di franchi da parte di Artista e dal suo presidente Stefano Artioli che mira a risollevare una realtà in crisi.

Un gruppo di imprenditori svizzeri, capitanato da Artisa Group, è pronto ad investire questa somma ingente, per traghettare Campione fuori dalla crisi nera in cui l’enclave è precipitata secondo quanto riporta TiciniOnline. Non un salvagente in astratto, ma un vero e proprio progetto per rilevare, trasformare e completare gli immobili del Casinò di proprietà del Comune. Gli spazi della casa da gioco - che nell’ipotesi migliore verrebbe assai ridimensionata - saranno occupati da una clinica di alta specializzazione (sul modello, per intendersi, della zurighese Schultess Klinik), e poi ancora appartamenti medicalizzati per la terza e quarta età, ma anche residenziali e, notizia nella notizia, un museo d’arte internazionale.

Artisa ha investito un miliardo di franchi in costruzioni negli ultimi cinque anni, ed è un gigante nel campo dello sviluppo di progetti immobiliari per grossi investitori. L’obiettivo è quello di trasformare il casinò da realtà che da 85 anni vive sulle sfortune dei giocatori a polo all’avanguardia in ambito socio-sanitario e abitativo. È sbagliato, secondo Artioli, ritenere Campione come il paese del vizio e non vederne il potenziale.
Secondo il progetto il personale, circa 500 persone, verrebbe riqualificato nel settore socio-sanitario e dei servizi. “Potrebbe così venir ricollocato nelle nuove infrastrutture. Per pagarle queste persone con la disoccupazione, è molto meglio pagare per riqualificarle”, spiega Artioli.
Serve, però, forse la cosa più difficile, uno statuto speciale per Campione che dovrebbe firmare sempre il Governo.
Qualche perplessità potrebbe destare l’intenzione di creare un nuovo museo, a pochi chilometri da quello da pochi anni aperto al Lac. “Pensiamo ad una sorta di Guggenheim. Un caveau dove il collezionista deposita le proprie opere, di cui alcune verrebbero valorizzate con mostre molto esclusive. Un museo di livello internazionale, grazie anche ad un’infrastuttura si presta a questo utilizzo”, spiegano da Artisa.
Sempre meno spazio per il gioco, quindi: In ordine gerarchico, l’occupazione degli spazi nello stabile Botta prevedono al primo posto la clinica specializzata, al secondo gli appartamenti medicalizzati con senior residence e al terzo il museo. E quarto, “il gioco ma più ridotto rispetto a Lugano. Anche se non penso che riusciranno ad ottenere ancora le licenze... Campione potrebbe diventare una piccola Montecarlo, però con le tasse. Tasse giuste e in linea con lo statuto speciale”.

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