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De Vere Concept: 'Tutti i chiarimenti sul contratto col Casinò Saint Vincent'

26 ottobre 2018 - 12:20

De Vere Concept risponde ad altri attacchi alla gestione dei mesi scorsi e chiarisce tutti i numeri su azioni di marketing e investimenti. 

Scritto da Redazione Poker

Ancora attacchi a De Vere Concept che risponde, come al solito con dovizia di dati e particolari. Ma soprattutto la società di marketing non ha mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte del board della casa da gioco di Saint Vincent che, tra l'altro, sta vivendo una crisi che potrebbe anche portare alla chiusura in tre mesi della seconda casa da gioco italiana.
"Ci ritroviamo a chiarire ancora come sono andati i fatti circa il contratto quadro siglato il 14 febbraio 2018 - spiegano da De Vere - il medesimo contratto oltre a prevedere la ristrutturazione della Sala Evolution, contempla una pianificazione di mix comunicazionale. La ristrutturazione della sala Evolution prevedeva da contratto un massimale a nostro conto per massimo € 150.000,00 (centocinquantamila), mentre in realtà i soli lavori di ristrutturazione sono stati invece di € 386.300,00, sempre avallati da CaVa spa, dunque con una differenza a nostro svantaggio di ben € 236.300 (duecentotrentaseimilatrecento) in più rispetto al nostro obbligo contrattuale. Da questo conteggio rimangono chiaramente esclusi gli arredi, i tavoli da gioco, le sedie, i marmi, tutti i suppellettili del bar, impianti audio e video ,impianto internet e varie, che sono stati pagati da De Vere Concept srl".
Ma allora i problemi dove sono nati? "Il contratto quadro non è stato mai oggetto dalla Giunta di Laurent Vieren di blocco o di anomalia, è stato solo inserito uno spin off a giugno 2019 per una valutazione del primo anno di lavoro. Tuttavia, questo spin off, essendo un bando pubblico, non sarebbe stato possibile inserirlo in quanto tale scadenza, che inizialmente a bando aggiudicato era di cinque anni, sarebbe dovuta essere stata preventivamente indicata nel momento della pubblicazione del bando, come da linee guida del codice appalti nazionale".
Chiarimenti anche per quanto riguarda l’aspetto comunicazione: "Avevamo iniziato il 22 luglio 2018 con una pianificazione già uscita sui canali Mediaset con 799 spot e con la produzione fotografica per la campagna affissioni e carta stampata, che è stata, dopo la sua creazione e accettazione da parte di CaVa spa, momentaneamente sospesa sempre da Cava spa".
Tornando ai € 450.000 che CaVa ha pagato come da contratto quadro in riferimento all’azione di co/marketing, "questi sono da riferirsi come contributo per la ristrutturazione (non si capisce perché De Vere avrebbe dovuto ristrutturare un immobile non suo a suo totale carico), gli eventi già effettuati (Pio e Amedeo), la presenza di innumerevoli personaggi del mondo dello spettacolo che sono stati presenti in questi mesi al casinò di Saint Vincent, contributo per lo sviluppo del brand Resort&Casino di Saint Vincent nei social media, il montaggio di led wall, di totem. L’azione di co/marketing di de vere nei confronti di cava spa si deve effettuare entro il 30 giugno 2019, come da accordi sottoscritti tra le parti in data 30 maggio 2018. Tutte queste situazioni, la maggior parte già espletate, sono da eseguire, ribadiamo, come da contratto entro la data 30 giugno 2019 e pertanto la società De Vere Concept srl è ottemperante al contratto medesimo".
E sull'acquisizione della Finanza della documentazione della partnership? "Ne siamo contenti in quanto potrà riscontrare che ad oggi la De Vere ha speso e si è impegnata per un totale di oltre € 1.300.00,00, di cui per il co/marketing e Sala Evolution oltre € 860.000,00, tutto riscontrabile e fatturato".
Tutto questo ad oggi ha portato sicuramente un beneficio a CaVa spa come immagine esterna, dato che i numeri non possono mentire: "La sala evolution, chiusa da anni anche se aveva un peso di costi nei bilanci di cava spa, adesso si può certamente dire che sia rinata ed è un punto di riferimento del poker live in Italia, basti pensare che nei soli nostri primi eventi ci sono stati ben 5000 ingressi al casino. Questa performance non si era mai vista. Presenza costante del brand Casino di Saint Vincent nei media, con innumerevoli video inseriti sui digital da parte di personaggi dello spettacolo, ma anche con una non collaborazione fatta da alcuni elementi presenti nella Governance di cava che hanno sempre boicottato questo piano di rilancio".
Per quanto riguarda la vicenda dell’esposto dell’Assessore Aggravi, "ci consta che questa situazione di spostare i tavoli del poker cash dalla Sala Evolution al primo piano del Casinò è stata voluta dall’allora A.U. Avv. Giulio di Matteo, come lo comprova una lettera dallo stesso inviata alla Regione, Dott.ssa Magro, dove egli precisa la situazione in oggetto".
Per quanto riguarda la costituzione della De Vere srl, "si dice che sia un’anomalia la sua costituzione solo due mesi prima dell’uscita del bando, fatto ovviamente che noi non potevamo sapere, ma si omette la circostanza che la De Vere srl avesse già presentato ad altri casinò italiani ed europei i propri progetti per una cross mediaticità dei casinò terrestri. La De Vere, o i suoi componenti, non conoscevano nessuno in Valle D’Aosta, ma si sono basati unicamente sulle proprie capacità ed esperienze per cercare di portare un nuovo sviluppo ai casino italiani che sono rimasti, a livello di comunicazione e dunque di sviluppo, a vent’anni fa".
Tutto quello che De Vere comunica è avvalorato da documenti ,contratti sottoscritti da cava spa: "Per quanto riguarda i nostri collaboratori sono tutte persone con relativi contratti e figure di primo piano nel loro ambito di competenza, persone che non hanno mai né pensato né tantomeno fatto azioni contro la legge sempre rimanendo nel proprio ambito professionale", concludono.

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