Marko Jelen: 'WeAreCasino boom mondiale e poi poker e blockchain'

Da WeAreCasino alla vecchia passione per il poker live fino alle nuove prospettive del mercato con le cryptovalute e il blockchain. A Enada Rimini c’era anche Marko Jelen, director sales di WeAreCasino, appunto, che ha illustrato tutti i suoi progetti in piedi e la situazione del mercato internazionale.

“Siamo un gruppo solido di produttori di videoslot, bingo, live Dealer e casino online e stiamo entrando in Italia sempre con maggiore forza ma la nostra visibilità sta crescendo a livello mondiale. I prossimi mercati saranno la Spagna e addirittura in Nepal ma anche in Georgia e in Portogallo. Siamo anche aggregatori di terze parti con quasi 50 società che forniscono i loro prodotti e copriamo tutti i verticali, dagli eSports ai Dfs fino alle opzioni binarie e altri settori. Oltre all’Europa, quindi, siamo presenti in America Latina, nel middle east e in India dove abbiamo scoperto un mercato pronto ad esplodere dal punto di vista legale ma che, in realtà raccoglie già 60 miliardi di dollari. Solo il poker è legale ma in prospettiva dovrebbero regolamentare anche gli altri verticali online. Noi siamo supplier per molti operatori e stiamo aspettando le nuove regole per cercare di operare anche in questa nuova industria”. 

Dicevamo dell’Italia? “Sì entriamo con i nostri giochi con 30 titoli e le prime brand slot. Abbiamo come clienti già alcuni operatori come Replatz o e-Play 24 ma stiamo trattando con altri operatori. Non posso spoilerare nulla sul brand ma vi preannuncio che una slot in prossima uscita spaccherà il mercato, ne siamo sicuri al 100 percento”. 

Ma Marko Jelen è anche sinonimo di poker: “E’ uno dei miei hobby, diciamo, una passione, una grande storia del mio passato. E con Stanleybet collaboro per l’organizzazione di The Poker One in programma dal prossimo 13-16 giugno al Portomaso Casino di Malta con 300.000 euro garantiti ma già tantissimi ticket venduti per una Prize pool che sarà molto più importante. Sto con loro dalla prima edizione e siamo già al quarto evento sempre in crescita. Mi fa piacere tornare alle ‘vecchie passioni’ che, in realtà non ho mai lasciato. A Nova Gorica posso dire, senza timore di essere smentito, che la poker room è una mia creatura, il mio secondo figlio, diciamo, visto che l’ho costruita con l’architetto con le mie idee e le mie mani anche”.