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Mario Adinolfi: 'In Europa col PdF per sdoganare definitivamente il poker rispetto all'azzardo'

24 aprile 2019 - 07:55

Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, spiega la diversità del poker rispetto ad altri giochi del palinsesto pubblico. 

Scritto da Cesare Antonini

“Ho trascorso una parte non marginale della mia vita pubblica a fare due cose: la guerra al gioco d’azzardo e il testimonial del gioco del poker contrapponendolo proprio alla tragedia del gambling che spesso rovina le famiglie. Quando mi è capitato di essere parlamentare della Repubblica mi sono alzato in aula tenendo un discorso proprio su questa importante distinzione: gli skill games, come peraltro la legge specifica, sono altra cosa dalla piaga dell’azzardo. Una cultura del gioco d’abilità è anzi il miglior antidoto al pericoloso dilagare di gratta&vinci e slot, che altro non sono se non una ulteriore tassa su buona parte dei ceti meno abbienti. Continuò a pensare che questa distinzione sia vitale per la crescita anche etica di tutto il comparto gioco in Italia”. Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, formazione politica pronta a schierarsi per le europee 2019, approfondisce i concetti lanciati nella giornata di ieri sui media nazionali e ripresi da quelli di settore. 

Tema non nuovo quello della lotta alle dipendenze. Il Movimento 5 Stelle l’ha sventolato spesso come una bandiera, anzi, un vero e proprio cavallo di battaglia dei pentastellati.

Tuttavia si è passati dal paventato divieto totale, all'inasprimento delle tasse senza una mission specifica se non quella di fare cassa e paradossalmente danneggiare i giocatori problematici oltre a favorire il gioco illegale. Cosa ne pensa il presidente del PdF? “Il M5S, come spesso capita quando è chiamato a responsabilità di governo, decide in maniera acritica e avaloriale, agendo in maniera ideologica senza conoscere in profondità le questioni del comparto su cui interviene. Questo è stato fatto anche sul gioco: lo ripeto, bisogna partire dalla distinzione netta tra skill games e azzardo, senza provocare il ritorno di un intero comparto nelle mani della criminalità organizzata”.

Anche il presidente del credito sportivo Abodi fa lo stesso ragionamento sulle scommesse. Ma esclude il poker. Le scommesse possono essere considerate Skill games? E magari riprendere certi ragionamenti che permettevano il finanziamento dello sport e della cultura con prelievi sui volumi raccolti? “Si può lavorare su varie ipotesi. Quello che mi interessa è lo spazio dilagante che in termini di spesa pro capite riguarda gratta&vinci, Superenalotto, dieci e lotto, slot machine e vlt. Questo spazio va compresso e le risorse devono restare nelle tasche delle famiglie italiane. Bisogna aprire un tavolo con tutti gli operatori del settore e valutare le soluzioni anche eticamente sostenibili che possano portare a interventi sensati e non ottusamente ideologici”.

Intanto si pensa solo distanziometri e limiti orari? Emerge un’inefficacia evidente di questi metodi restrittivi: “Bisogna trovare metodi alternativi se gli attuali sono inefficaci. In prospettiva però io sono per la progressiva limitazione dello spazio dedicato a slot e vlt”, ribadisce Adinolfi. 
Finale con appello al voto per i poker player, è tempo di europee: "Mi aspetto un grande sostegno al Popolo della Famiglia da parte della comunità pokeristica, per dare continuità a un lavoro di separazione degli skill games dal mondo dell'azzardo. C'è una diversità nel poker che va spiegata, tutelata e portata nelle sedi politiche competenti. Ho svolto questo lavoro nel Parlamento nazionale, ora intendo compierlo a livello europeo. Solo se il mondo del poker capirà che necessita di una rappresentanza sociale e politica, anche eticamente fondata, allora si chiuderà la fase di oggettiva ghettizzazione (e conseguente contrazione dei volumi) che caratterizza il periodo attuale. Serve intelligenza. Ho detto in passato e l'ho ripetuto di aver incontrato ai tavoli molti ragazzi mediamente più intelligenti delle persone che ho incontrato in Parlamento. Questo è il momento di mostrare intelligenza e compattezza, votando il 26 maggio per il Popolo della Famiglia".
 
 

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