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Diego Scilieri, Prestige Club: 'Saremo all'Euro Poker Million, torneo innovativo da giocare!'

12 giugno 2019 - 10:00

Diego Scilieri, Prestige Club: ‘Euro Poker Million una ventata di innovazione nel live, assolutamente da giocare!’.

Scritto da Ca

“Da organizzatore faccio i complimenti ad Euro Rounders per gli ottimi successi e le spinte innovative che sta dando al settore del poker live. Da giocatore (quando posso) penso che l’Euro Poker Million sia un evento imperdibile per tanti motivi. Se lo giocherò? Andrà a finire che lo giocherà mia moglie Irina Moon e io sarà in camera al Perla a fare il baby sitter. O faremo a turno, non so! Ma lo giocherei molto volentieri!”. A parlare è Diego Scilieri, numero uno del Prestige Poker Club, realtà importantissima del live a livello regionale e nazionale che aiuta il movimento a crescere e a tenersi vivo.

Parliamo di Epm, quindi: “Come dicevo è un torneo bellissimo con la novità dovuta alla modalità su più day2 che certamente allunga il torneo ma offre la possibilità di concorrere a questo montepremi garantito da 1 milione di euro anche a buy in differenti e per tutte le tasche. L’unica soluzione è quella di splittare le settimane per fare certi numeri che hanno sempre garantito un successo per questi eventi di Euro Rounders. In più credo ci sia proprio un limite fisico nonostante la location, il Perla resort, sia una delle pià attrezzate d’Europa”.

Con EuroRounders ormai in partnership da tanto tempo: “Sarà l’ennesima conferma per un brand molto importante che prosegue una storia già lastricata di successi, un bruco che diventa farfalla e che continuerà a volare per molto. Ho apprezzato molto le trasferte al King’s Resort dove credo si sia avviata una magnifica collaborazione ma anche le partnership con tante nazioni che difficilmente venivano più in eventi del genere dal resto d’Europa. Sì c’erano gli eventi top ma, a parte qualche flusso da Svizzera e Francia, non si erano più ripetuti i tornei dei primi anni del boom del settore. Ma eventi con questa giocabilità, questi buy in per tutte le tasche in una location così confortevole che consente di accedere al gioco a 360 gradi ma anche di soddisfare chi accompagna i players con posti meravigliosi da visitare. Insomma complimenti a Antony Angeloni e Lele Sgherza che stanno lavorando meravigliosamente bene e con i quali confermo al 100 percento la partnership col Prestige per tutto il 2019 tra statelliti e altre promo per i nostri players negli eventi EuroRounders”.

Parlando del live, invece, pensi che sia questa ormai la fascia di low-medium buy in da tenere o ci saranno oscillazioni verso il basso o verso l’alto? “Il buy in è perfetto così. Il giocatore - spiega Diego Scilieri - vorrebbe sempre buy in bassi e premi alti ma abbassare troppo il costo significa favorire chi è più spregiudicato e penalizzare la giocabilità. Da organizzatore l’ideale sarebbe differenziare e offrire un ventaglio di prezzi molto vasto ma, anche qui il rischio è che ne risenta il gioco. In ogni caso il buy in degli eventi Epm e Ips e degli altri format mi sembra sempre ben centrato rispetto a tutte le variabili che incontra un player e un torneo live”.
A Las Vegas il poker sta splendendo, quest’anno vai? “No, quest’anno sarà difficile ma offriremo anche per la 50esima edizione dei campionati del mondo. Ci tengo tantissimo a ricordare che l’anno scorso al Little One Drop da 1.100 dollari fece un gran risultato Raffaele Tagliaferri, player che si è poi distinto anche a Ipo San Marino di inizio anno e che gioca sempre benissimo. E’ cresciuto da noi come Marco Rossi che ha avuto successo in Spagna recentemente, Michele Guerrini altro vincitore di Ipo. Players che se avessero ‘vissuto’ pokeristicamente nei giorni del boom avrebbero patch e contratti da pro”.
A proposito, com’è messo il “vivaio” del poker live (e anche online) in questo momento storico? “Live c’è un target di players giovani che va dai 19 ai 20 anni e che si avvicinano ai club perché sono ambienti di ritrovo veri e propri. In molti giocano eventi con buy in minimi da 20 euro e si fanno le ossa ma più non possono e non devono fare. Online è più accessibile ma entrare nei circuiti live, poi,  un percorso lungo e complesso. Per questo credo che il vivaio e la riproduzione dei players nell’ecosistema sia sempre più  ristretta. Molti della ‘scuola toscana’ hanno iniziato nel 2008-2009-2010 ma quella base si va sempre di più restringendo. Si dovrebbe tornare a dare più smalto al poker sia live che online, renderlo più appetibile. Ma l’aria, complice anche il Dl Dignità non sembra proprio essere quella”.
Quindi giocherai o no? “Ho la bimba di 1 mese e, come vi dicevo, forse troverete Irina ai tavoli che ha una voglia matta di giocare dopo la gravidanza. O farò il baby sitter o faremo a turno in camera al Perla ma se dovessi bettare andrei ad occhi chiusi che giocherà lei!”, conclude Scilieri col sorriso.

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