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Poker live: maxi blitz con sequestro e denunce a Sarzana, colpa di re entry e ingresso al Day2

01 luglio 2019 - 09:58

Maxi blitz in un torneo di poker live a Sarzana, in provincia di La Spezia: denunciato il titolare del club e sequestrati tutti i tavoli. 

Scritto da Cesare Antonini

Un torneo di poker live su 12 tavoli e con un centinaio di iscritti che avevano generato per il final day una prize pool di oltre 20mila euro. E nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno una trentina di "fiamme gialle" della Guardia di Finanza de La Spezia con una decina di carabinieri di Sarzana, hanno fatto irruzione nel locale di Santa Caterina, come comunica la stessa Gdf. Fa un po' sorridere il nome del blitz, "Operazione Las Sarzana" ma il risultato è il sequestro di tutti i tavoli da gioco e la denuncia del responsabile dell'associazione sportiva che aveva organizzato il torneo. L'accusa, ovvio, è gioco d'azzardo perché, al di là di tante sentenze favorebvoli, il poker live è sostanzialmente vietato. E questo è il risultato se, a macchia di leopardo, le forze dell'ordine decidono di muvoersi e fare controlli e blitz. Anche perché, ad aggravere la situazione, i militari avrebbero sorpreso anche un minorenne a giocare ad una slot presente in un locale. E, seppur accompagnato dalla madre, il gioco d'azzardo con vincita in denaro è tassativamente vietato ai minori di 18 anni. 

Tuttavia a preoccupare, come sempre, è il lato amministrativo della vicenda. La Gdf, infatti, sta analizzando l'inquadramento di una ventina di addetti del club tra floorman, dealer, camerieri e anche i buttafori.

Dagli elementi comunicati dalla Finanza il torneo pare sia stato un multi-day con un buy in di 80 euro ma con la modalità re entry e di ingresso in average anche al final day con 300 euro di costo. Se il buy in iniziale potrebbe quasi rientrare nelle indicazioni di Consiglio di Stato e Corte di Cassazione, con gli ingressi in gioco al Day2 siamo fuori da ogni tipo di logica di poker sportivo. "Un’operazione che ha fatto sconfinare il torneo nel gioco d’azzardo", hanno riportato le note locali.
L'indagine era partita dalle serate precedenti con appostamenti e controlli ed era passata anche sui social network e nelle banche dati. Lì è stata accertata la modalità re entry che, secondo le indicazioni di Cds e Cassazione, certifica l'azzardo.

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