skin

Norman Chad: 'Criteri per la Poker Hall of Fame assolutamente da rivedere'

04 luglio 2019 - 15:53

Poker Hall of Fame da rivedere secondo Norman Chad, storico commentatore Espn e player ai tavoli. Attualmente è un membro della giuria. 

Scritto da Gt

“La Poker Hall of Fame ormai ha più poco senso e come elettore dei Poker Hall of Fame vorrei provare a risolvere questa situazione. 

Norman Chad, una delle voci più famose del poker, ha aperto un dibattito assai importante. Secondo lui la Phof sta diventando troppo Usa-centrica e l’idea sarebbe quella di cambiare il sistema di voto. 

Il problema è rappresentato dalle nomination. Queste sono quelle di quest’anno: Chris Bjorin, David Chiu, Eli Elezra, Antonio Esfandiari, Chris Ferguson, Ted Forrest, Mike Matusow, Chris Moneymaker, David Oppenheim e Huck Seed.

Solo Bjorin viene dalla Svezia ed è l’unico pro che non gravita intorno al mondo Usa visto che Elezra e Esfandiari, pur avendo origini israeliane e iraniane sono ormai americani d’adozione. 

Nel 2016, Carlos Mortensen è diventato il primo candidato non statunitense della Hall of Fame, nel 2017 è toccato al mito Dave Devilfish Ulliott. Per Chad troppo tardi e troppo pochi nomi e “questa situazione va corretta”, ha dichiarato a CardsChat. 

Qualche altra cosa da cambiare ci sarebbe e cioè che i non professionisti, gli organizzatori, i registi e gli addetti del settore, non possono essere mescolati a giocatori leggendari. Insomma, come potrebbe “un John Dutie o un Matt Savage, capire la migliore line up di poker players per la Hall off Fame”. Un invito al purismo, insomma, all’’interno della giuria anche se su questo, ci sentiamo un po’ in disaccordo dal nostro modesto punto d’osservazione.

Articoli correlati