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Battle of Malta, dealer e giocatrici: 'Ma quale sessismo? Ci siamo divertiti insieme!'

21 ottobre 2019 - 16:46

Dealer e giocatrici parlano del livello in cui i dealer hanno dato le carte a torso nudo e col papillon. 

Scritto da Jack Bonora

Sono qui al Battle of Malta, a raccontare un torneo che ha raggiunto numeri incredibili, che regalerà oltre 300000 euro al vincitore, e mi trovo a scrivere di dealer a petto nudo e di donne indignate. Del resto è la vicenda che sta infiammando i social, e non si può far finta di nulla, o, chissà, magari si voleva proprio che se ne parlasse.... Ormai sapete tutto: ladies event e dealer che danno carte per un livello abbigliati da novelli California dream men. Sopra, sotto il look è rimasto d’ordinanza. Chi si immagina donne offese che scappano dalla sala e dealer costretti sotto ricatto a spogliarsi, si sbaglia di grosso. A raccontarcelo è proprio la vincitrice del ladies event (oltre 3000 euro per lei ) Monica Poggi. 55 anni splendidamente portati, fa parte del gruppo dei Golden boys che dona sempre una parte della propria vincita in beneficenza. “È stata una cosa simpaticissima! Non sapevamo assolutamente nulla e quando abbiamo visto arrivare i ragazzi con papillon, polsini e pettorali al vento abbiamo tutte riso moltissimo. Anche perché c’era pure qualche pancetta... Nessuna ha trovato da ridire, e dire che ne ho parlato con diverse giocatrici, di svariate nazionalità. Del resto il torneo l’ho vinto, quindi sono stata tante ore al tavolo e di chiacchiere anche sul tema ne abbiamo fatte molte. Proprio non capisco il motivo di post indignati da parte di donne che ho visto solo ridere e con me hanno detto di aver trovato il tutto divertente. Peraltro i ragazzi sono stati estremamente professionali anche nel livello in cui hanno distribuito le carte con quel look...”.
Michele Panebianco, uno degli “spogliarellisti”’ ci racconta come è andata. “La premessa doverosa è che nessuno ci ha obbligati, sennò ovviamente mi sarei rifiutato. Ci è stato semplicemente chiesto se ci andava di fare questa gag e alcuni di noi hanno accettato. Qualcuno con la pancia ha preferito desistere, io non ho muscoli, ma almeno sono magrissimo... All’inizio, lo ammetto, un po’ mi sono vergognato poi mi sono sciolto ed è stato buffo”.

Francesco De Pasquale, ottimo dealer abbruzzese, è un ragazzo simpaticissimo e al gioco c’è stato subito. “E ho fatto bene, perché tutte hanno riso e addirittura quando è arrivato il cambio, e si sono seduti al tavolo quelli con la camicia, li hanno invitati a spogliarsi!” Per dire la goliardia dell’iniziativa, si è presentato in désabille’ pure Oreste Mandarini, il più vecchio della truppa, 60 anni, ma più asciutto di colleghi che potrebbero essere suoi figli. “Reazione fantastica, su dieci che avevo al tavolo nove ridevano e alla fine si è sciolta pure la decima. Tutte hanno cominciato a bere vino a go go! È stata una cosa simpatica, la verità è che hanno cavalcato la polemica sui social dei dealer che non sono stati presi a lavorare al Battle of Malta e quindi hanno del risentimento verso questa organizzazione”.

Anche le dealer donne l’hanno presa con il sorriso, come Francesca Marolo, che con il suo accento pugliese inequivocabile garantisce che se fosse stata una giocatrice si sarebbe fatta una grossa risata. Qualcuna avrebbe addirittura voluto un balletto più piccante e un’altra, con più serietà, evidenzia che ci si discrimina già giocando un evento solo tra donne, in una competizione, che, invece, mette alla pari ambo i sessi e pure disabili e normodotati. Chi, invece, ha gradito meno l’iniziativa sono le bellissime dealer provenienti dall’Ucraina, parla una per tutte ed evidenzia che ha visto la cosa poco professionale, ma poi si concede un sorriso (incantevole) e ammette che se ci fossero stati più pettorali e addominali forse ci sarebbe passata sopra...
Chiude Gianluca Di Dio: “Leggo di accuse di sessismo nei confronti di questa organizzazione, quando invece ci si è solo divertiti insieme. Mi sono divertito molto meno quando ad un ladies event una organizzatrice ha selezionato i dealer palesemente più belli a dare carte. Io ero li per lavorare e non ho potuto farlo perché sono pelato e ho la pancetta. Quello che ho subito è stato veramente sessista! Volete veramente che vi faccia il nome dell’organizzatrice? Tengo famiglia....”.

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