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Negreanu continua la battaglia pro freezeout: ma il Wsop Poy 2020 così è a rischio

11 dicembre 2019 - 11:43

Daniel Negreanu non cambia idea e continua la battaglia pro freezeout: ma la sua partecipazione al Wsop Poy 2020 così è a rischio.

Scritto da Ca

Daniel Negreanu insiste nella sua battaglia a favore dei freezeout. Soprattutto perché l’ambasciatore di GGPoker ha twittato il suo dissenso nei confronti dell'imminente Wpt Five Diamond che ha fissato nella struttura il re entry illimitato. Daniel ha già dichiarato di voler considerare di sparare solo un bullet nel torneo con buy-in di $ 10.000, anche se, dato il suo enorme bankroll, sarebbe avvantaggiato se avesse riacquistato in caso di eliminazione dall’evento. 

Insomma il sei volte vincitore del braccialetto Wsop vuole tornare ai vecchi tempi in cui i tornei a eliminazione diretta erano la struttura standard per i tornei di poker "prestigiosi".

Negli ultimi dieci anni, le formule re entry sono diventate sempre più popolari. Anzi, sono ormai la norma. Anche alle World Series of Poker, molti eventi ora consentono ai giocatori di riacquistare il buy in tutte le volte che vogliono fino alla chiusura della registrazione. Negreanu vuole  porre fine a questo e non sta solo pensando di non rientrare nel Wpt Five Diamond. Ha ribadito di volerlo fare per tutti i tornei del prossimo anno. O, almeno, mettere a bilancio giusto un bullet nei tornei più importanti: “Sì confermo - ha twittato Daniel - ciò significa che non vincerò denaro così spesso. Non farò tanti tavoli finali, ma almeno non prenderò parte a qualcosa che non credo  dovrebbe esistere, o almeno essere la norma”.

Secondo alcuni players Negreanu si esporrebbe a grossi rischi visto che alcuni players con il plan di effettuare più rientri potrebbero prenderlo come bersaglio per il suo punto debole, cioè giocare freezeout in un evento in cui tutti sparano bullet a profusione. Non hanno tutti i torti alcuni utenti Twitter come “kevinblah” che ha sostenuto proprio questa tesi. 

La sua scelta potrebbe compromettergli anche la lotta al premio  Player of the Year delle WSOP 2020, che chiama vendetta dopo la beffa dell’errore del conteggio di quest’anno. 

Il premio Poy alle Series, però, non offre grossi vantaggi economici se non la gloria di essere il migliore della season. Abbiamo visto i bilanci di quest’anno, quindi è possibile che Negreanu si sia fatto due conti. Inutile spingere per i massimi se poi il balance non fa profit. 
La lotta di Negreanu difficilmente riuscirà ad influenzare il mercato. Tante le battaglie portate avanti in questi anni da chi sostiene il freezeout ma poi, quando le organizzazioni lo mettono negli schedule, non arrivano a giocarli. Per offrire poker e Prize pool importanti i conti devono tornare anche a chi organizza. Questo, forse, Negreanu lo sottovaluta.

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