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Doug Polk: 'E se le Wsop venissero cancellate per il Coronavirus?'

27 febbraio 2020 - 10:58

Doug Polk insinua il dubbio mettendo in relazione Coronavirus e Wsop: i players credono che verranno cancellate con un 5% di probabilità. 

Scritto da Cesare Antonini

"Penso che ci sia una reale possibilità che le World Series of Poker vengano cancellate quest'anno". A lanciare il pensiero che tutti abbiamo avuto ma che non abbiamo avuto il coraggio di esternare per non creare più danni di quelli che il Coronavirus ha già fatto bloccando o rinviando eventi e chiudendo aziende e negozi, è stato Doug Polk con un semplice tweet. Ma, tant'è, ecco il popolare coach e Youtuber americano cosa ha detto: "Ci sono così tanti paesi che verranno rappresentati ai tavoli da gioco e questi player verranno in aereo e con severe restrizioni sui trasporti l'ipotesi prospettata non è irreale", ha proseguito Polk.

Un giocatore commentando, "LoveTrumpsHat" ha chiesto che "i leader del poker debbono intensificare e iniziare la discussione su questo tema quanto prima per bloccare eventuali prenotazioni dei giocatori, specie per i biglietti aerei che sono costosi e non rimborsabili".
Il tweet di Doug ha scatenato un'ottantina di commenti e 155 retweet. Tra questi anche Liv Boeree ha chiesto a Polk "la tua percentuale che le Wsop vengano cancellate. Secondo me oscillano tra il 10 e il 30%. Mi aspetto che la pandemia tocchi il suo picco proprio a giugno". E l'Usa in quel momento potrebbe essere toccata dal Coronavirus come l'Europa e i paesi da cui è partito il contagio.

Polk crede che le probabilità di rinvio siano comprese tra il 10 e il 20 percento: "Il vero problema non è se si verificherà un grave focolaio ma più che altro quando si verificherà un grave focolaio e se sarà proprio durante le Wsop. Da lì dovremo cercare di capire come reagiranno le autorità a livello di singole città, singoli Stati e a livello federale".
Il coach aspetta il contaggio: "Il grafico dell'accelerazione esponenziale dei casi fuori dalla Cina è la prova più evidente che questo alla fine ci colpirà. E ancora non sappiamo davvero quante persone lo abbiano qui".

A rispondere anche un reg delle Wsop e pluribraccialettato, Frank Kassela: "Non ha senso tentare di mettere in quarantena qualsiasi cosa o chiudere le cose una volta che è scoppiato tutto a livello globale. Dovrà solo seguire il suo corso. Secondo me non ci saranno motivi per non avere le Wsop".
La butta sul black humour Mike McDonald: "Basta annullare l'evento Seniors in modo che nessuno muoia".
Un altro player considera: "I casinò sono una delle situazioni ideali per distribuire i virus più velocemente possibile, chips, carte, slot, gente accalcata e tutti che toccano le stesse cose".
E ancora black humour: "Peccato, con la psicosi tossendo puoi far foldare le persone".
Alla fine i players convergono su un 5% di odds che le Wsop verranno cancellate. Anche perché, come successo con alcuni eventi nostrani, tornei o fiere, spostare 60 giorni di eventi è praticamente impossibile.

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