“Le Wsop Europe in autunno sarà il primo grande festival che si terrà dopo la crisi”. E’ Leon Tsoukernik, il patron del King’s Resort di Rozvadov e ora anche di Praga, a parlare sui social e assicurando che i super tornei nella sua casa da gioco torneranno con forza. I calcoli sono facili: il governo ceco ha chiuso i confini per ben sei mesi e quindi, a rigor di logica, da marzo a ottobre il King’s dovrebbe essere nei tempi per tornare ad ospitate le World Series che, intanto, hanno perso il Circuit che era schedulato in piena esplosione della pandemia. Ottobre, quindi, sembra assai credibile. Leon non ha parlato di nessun provvedimento da prendere nella room e per il poker live. In effetti è davvero troppo presto per capire come dovremo convivere, anche ai tavoli, col coronavirus. A meno che non arrivi il vaccino, ovvio.
Da capire anche che field sarà perché se la Repubblica Ceca potrebbe comunque decidere di riaprire i confini, bisognerà capire come e da dove arrivare al King’s. Cruciali i voli ma cruciale dovrà essere anche la riapertura di tutti i passaggi da Stato a Stato per chi arriva in auto, in treno o in bus. Insomma, la speranza è che a ottobre si possa davvero tornare a circolare in tutta Europa anche se in quei giorni ci troveremo proprio a ridosso del periodo in cui il virus potrebbe tornare alla carica. Le variabili, insomma, sono tantissime e da qui a settembre bisognerà proprio lavorare per spazzare il campo proprio dalle incertezze e dai dubbi che ancora tanti di noi hanno.
Tuttavia il patron del King’s ha tenuto a comunicare il suo personalissimo “decreto” che prevede che “tutti i dipendenti del King’s continueranno a ricevere il loro stipendio per intero almeno fino al primo settembre”. E se si dovesse partire proprio in quei giorni i dipendenti della casa da gioco non dovrebbero perdere davvero neanche un giorno di paga.
Gioconewspoker.it aveva interpellato il Poker Director del King’s, Federico Brunato: “Siamo in attesa delle decisioni del Governo Ceco che il 13 aprile potrebbe decidere di riaprire ma le mie previsioni non sono ottimistiche. La voglia di ripartire con tornei ancora più ricchi e più importanti è enorme ma, questa ora è la priorità, la salute prima di tutto”.
Gli abbiamo chiesto se c’è un’ipotesi di riapertura. Domande, purtroppo, alle quali nessuno sa rispondere: “Il nostro lavoro in questo momento è molto pericoloso come ben sapete ed è giusto stare chiusi per tutelare la salute che è al primo posto - spiega Brunato - di sicuro so che quando ci saranno le condizioni per riaprire ripartiremo con più voglia di prima per offrire eventi ancora più grandi di prima della chiusura”.
Un messaggio, poi, ai players italiani: “Voglio solo augurargli di passare questa epidemia in salute e di non uscire e di restare a casa il più possibile”, conclude Brunato.