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Poker live e Covid-19: 4 handed e secondo dealer, ripartenza anti economica per i casinò

06 maggio 2020 - 09:39

Poker live e Covid-19: 4 handed e spunta anche l'ipotesi del secondo dealer, ripartenza anti economica per i casinò di tutto il mondo?  

Scritto da Ca

 

Un po’ come tutte le riaperture cui si sta assistendo in Italia in questi primissimi giorni della Fase 2, anche per il poker live c’è il rischio che non convenga economicamente ripartire con tutta una serie di restrizioni, protocolli e indicazioni igienico-sanitarie ai tavoli.

La modalità 4 handed, guanti, mascherine, in alcuni casi plexiglass e igienizzazione delle chips con ben due addetti al tavolo, uno a mischiare e uno a pulire i gettoni, sono tutti elementi validi per la sicurezza e la tutela di players e dealer, ma rappresentano costi ingenti per il gioco dal vivo.

Due dealer quattro giocatori, come detto solo per il cash game e col Tournament ancora sospeso per lungo tempo, non crediamo possa essere remunerativo per i casinò e le organizzazioni di poker live. Alcune stime parlano di una riduzione del 25% dei margini di profitto prima della fase pre Covid-19. Difficile prevedere un incremento pesante della tassa su ogni mano giocata che renderebbe decisamente poco conveniente per i players seduti ai tavoli del cash game.

L’altro aspetto è quello della “libera circolazione delle persone” che per i tavoli da poker, non solo per gli Mtt, è cruciale. Allestire tutta una serie di accorgimenti e aggravare i costi potrebbe avere poco senso in questa fase. Meglio riaprire, sia chiaro, ma è bene anche capire se il gioco vale la candela. Hotel, bar e ristoranti scapitavano per ripartire ma senza circolazione di clienti e, soprattutto, di turisti che per i casinò land based sono cruciali, c’è il rischio concreto che riaprire possa essere un costo maggiore del rimanere chiusi, almeno per il poker.

Discorso differente per table games, roulette, Black Jack, slot e altri giochi che sono più facilitati nel rispettare il distanziamento sociale. Per questo il patron del King’s Resort, Leon Tsoukernik, spinge forte per riaprire: “Tenere le mie case da gioco chiuse mi costa di più che tenerle aperte”, aveva commentato annunciando la riapertura delle sale di Rozvadov e Praga dal prossimo 11 maggio. E come dargli torto?

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