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Massachussets: le case da gioco possono ma non vogliono ancora il poker

20 luglio 2021 - 05:37

Nello Stato del Massachussets le case da gioco possono ma non vogliono ancora il poker dal vivo. 

Scritto da Cesare Antonini
Massachussets: le case da gioco possono ma non vogliono ancora il poker

I due casinò del Massachusetts hanno ottenuto l'ok per riaprire completamente diverse settimane fa, ma nessuno dei due ha ancora pensato di reintrodurre il poker, e ora sia i giocatori che le autorità di regolamentazione del gioco vogliono che gli operatori mostrino le loro carte.

Bruce Band, l'assistente direttore dell'Ufficio di investigazione e applicazione della commissione, ha detto giovedì ai commissari che le denunce sull'assenza del poker legale in Massachusetts "sono aumentate di dieci volte nelle ultime due settimane".

"Fondamentalmente le persone (stanno) dicendo che se le proprietà non offriranno poker, dovremmo consentire l’apertura delle sale da poker, cosa che abbiamo spiegato che lo statuto non consente", il timore dell’ufficio.

Ma il poker è stato proibito quando la Gaming Commission ha permesso per la prima volta a Encore Boston Harbor e MGM Springfield di riaprire la scorsa estate, ma a differenza del craps e della roulette, nessuno dei due casinò ha chiesto alla commissione il permesso di riavviare il gioco.

Inizialmente, entrambi i casinò hanno affermato che il poker non sarebbe stato un'impresa redditizia secondo le regole della commissione che consentivano solo quattro giocatori a un tavolo. Ora, però, quel limite è stato revocato, i funzionari del casinò hanno indicato a maggio che avrebbero annunciato una decisione sull'opportunità di riportare il poker entro la fine del 2021.

Evidentemente non hanno fretta di iniziare a giocare a Texas Hold'em. Il commissario Enrique Zuniga ha concordato e ha affermato che la motivazione per non offrire il poker è "qualcosa che potremmo voler ascoltare in modo più dettagliato in una futura riunione dei licenziatari".

Oltre ai problemi di profit, c’è anche difficoltà a reperire personale. La mancanza di forza lavoro, a causa di un calo del 25%-30% delle domande di assunzione dai livelli pre-pandemia, ha costretto il parco divertimenti di Salem, N.H., a operare con un programma ridotto di apertura dal mercoledì alla domenica.
E quando la commissione ha convocato un incontro con gli operatori dei casinò e delle slot machine per discutere della revoca delle restrizioni, i dirigenti del gioco hanno detto ai regolatori che stavano avendo difficoltà a ricoprire alcune posizioni, in particolare per il settore food and beverage. E’ possibile, quindi, che il poker non sia un problema di qualche tipo per le case da gioco ma riscontri una difficoltà logistica e di personale.

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