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Da uno scherzo al Tso fino ad un risarcimento da 1,2 milioni di dollari dal Borgata Casino

22 luglio 2021 - 14:02

Dallo scherzo ad una causa di risarcimento da 1,2 milione di dollari, la storia di Robbins al casinò Borgata nel New Jersey. 

Scritto da Gt
Da uno scherzo al Tso fino ad un risarcimento da 1,2 milioni di dollari dal Borgata Casino

Dallo scherzo al Tso è un attimo. Quello che è successo al poker player e Ring Wsop Circuit, Scott Robbins, è pazzesco. Il giocatore che su Hendonmob vanta circa mezzo milione di dollari di soldi vinti in tornei ufficiali, ha avviato una causa col casinò Borgata del New Jersey  per una serie di eventi che lo hanno portato all'espulsione permanente del giocatore dai club del gruppo.

La storia è raccontata dal giocatore a Cardschat e non ci sono ancora repliche ufficiali del Borgata quindi va presa con le molle. Tuttavia, per adesso, è tutto molto “lol”.

Il giocatore sostiene che l'innesco di tutto sia stato uno scherzo di cattivo gusto, a cui il personale dell'hotel ha reagito in modo esagerato. Fatto sta che Robbins e alcuni amici si sono recati alla reception della Borgata per completare le procedure di registrazione come cliente dell'hotel per i giorni in cui si è disputata una tappa del Wpt.

L'addetto alla reception gli ha chiesto quanto in alto preferisse la stanza, piano basso o alto, e Robbins ha risposto: "Se devo saltare da una finestra da uno dei piani superiori, avrò una possibilità di sopravvivenza?"

L'impiegato dell'hotel non ha seguito la presunta battuta e ha detto "No, non pensare di farlo". Robbins ha detto di aver subito chiarito che non aveva intenzione di farlo, ma ha raddoppiato i suoi sforzi per essere divertente e ha chiesto se fosse riuscito a sopravvivere sarebbesaltato da una finestra di uno dei piani inferiori.

"Non pensare nemmeno a farlo", ha ripetuto l'impiegato, e Robbins, che chiaramente non aveva capito dove stava andando la conversazione, ha concluso lo spettacolo dicendo che "se non sopravviverò al torneo mi butto lo stesso, dammi la stanza che preferisci”.

Tornati nella stanza, è arrivata la sicurezza dell'hotel. Hanno informato Robbins che non gli avrebbero permesso di rimanere in albergo a meno che non avesse superato un esame psichiatrico. Lo hanno costretto a salire su un'ambulanza e ad andare in una struttura sanitaria dove uno psicologo ha stabilito che Robbins non era un pericolo per nessuno, non per se stesso.

Nonostante abbia soddisfatto le richieste del personale, quando Robbins è tornato al Borgata ha scoperto di essere stato espulso dall'albergo, e l'espulsione è stata definitiva, a vita. Inoltre, gli hanno addebitato la visita medica e l'uso dell'ambulanza. Oltre a perdere il buy in e a non poter partecipare al torneo.

Ora il player chiede il risarcimento delle spese e degli inconvenienti causati dalle azioni del personale dell'hotel e il risarcimento dei danni derivanti da ciò che i suoi consulenti legali intendono come un elenco di 28 azioni punibili dalla direzione dell'hotel.

Le pretese vanno dalle più tangibili, come l'inadempimento del contratto di prenotazione della camera o la restituzione dei 2.000 dollari addebitati per l'ambulanza, a estremi molto discutibili, come la richiesta di 850mila dollari di montepremi che avrebbe potuto vincere e che è stato impossibilitato a farlo. Il risarcimento di Robbins ammonta in totale a 1,2 milioni di euro ed è ovviamente gonfiato ad hoc.

L’esagerazione, alla fine, è da entrambe le parti ma come si fa a fare un Tso per una battuta?

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