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Da uno scherzo al ban, Robbins e il Borgata si accordano ma la causa da 1,25 milioni decade

25 settembre 2021 - 07:30

Da uno scherzo al ban, Robbins e il Borgata si accordano ma la causa da 1,25 milioni di dollari decade.

Scritto da Gt
Da uno scherzo al ban, Robbins e il Borgata si accordano ma la causa da 1,25 milioni decade

Scott Robbins, poker pro del Massachusetts ha gettato la spugna in una causa intentata contro un casinò di Atlantic City che valeva 1,25 milioni di dollari. La casa da gioco era il Borgata Hotel Casino & Spa e Scott era stato cacciato dalla proprietà ed era stato bannato a vita per aver minacciato il suicidio.  Secondo gli atti del tribunale, le due parti hanno raggiunto un accordo il 9 settembre, ma non c'è stato un deposito formale presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti del New Jersey. E la mancanza di documenti sembrerebbe indicare che Robbins ha abbandonato il caso volontariamente.

Eppure sul web circolano addirittura tre diversi accordi di un deal.

Come abbiamo già spiegato, il tutto era nato proprio da uno stupido scherzo e quando l’addetto alla reception aveva chiesto a Robbins quanto in alto preferisse la stanza, piano basso o alto, e Robbins ha risposto: "Se devo saltare da una finestra da uno dei piani superiori, avrò una possibilità di sopravvivenza?"

L'impiegato dell'hotel non ha seguito la presunta battuta e ha detto "No, non pensare di farlo". Robbins ha detto di aver subito chiarito che non aveva intenzione di farlo, ma ha raddoppiato i suoi sforzi per essere divertente e ha chiesto se fosse riuscito a sopravvivere se sarebbe saltato da una finestra di uno dei piani inferiori.

"Non pensare nemmeno a farlo", ha ripetuto l'impiegato, e Robbins, che chiaramente non aveva capito dove stava andando la conversazione, ha concluso lo sketch dicendo che "se non sopravviverò al torneo mi butto lo stesso, dammi la stanza che preferisci”.

Tornati nella stanza, è arrivata la sicurezza dell'hotel. Hanno informato Robbins che non gli avrebbero permesso di rimanere in albergo a meno che non avesse superato un esame psichiatrico. Lo hanno costretto a salire su un'ambulanza e ad andare in una struttura sanitaria dove uno psicologo ha stabilito che Robbins non era un pericolo per nessuno, non per se stesso.
Nonostante abbia soddisfatto le richieste del personale, quando Robbins è tornato al Borgata ha scoperto di essere stato espulso dall'albergo, e l'espulsione è stata definitiva, a vita. Inoltre, gli hanno addebitato la visita medica e l'uso dell'ambulanza. Oltre a perdere il buy in e a non poter partecipare al torneo. Da lì la richiesta di risarcimento di 1,25 milioni che era parsa a tutti esagerata. Così come era sembrato assurdo il ban per un evidente scherzo del player. Alla fine un deal decisamente più basso potrebbe aver risolto la questione. E Scott è praticamente “andato a premio” in quel Wpt che non ha potuto mai giocare.

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