La Gambling Commmission Uk su Sorare: 'Se è gioco d'azzardo serve una licenza'
Sorare business blockchain Ethereum e Nft o gioco d'azzardo? La Gambling Commission Uk monitora la situazione e lancia messaggi.
Scritto da Ca
Prima o poi qualche mercato regolato una riflessione l’avrebbe fatta sui giochi che si basano su critpovaluta e Non fungible token. La prima a intervenire su Sorare, l’operatore di fantacalcio basato sulla tecnologia Blockchain Etheremu e sugli Nft, è la UK Gambling Commission ( UKGC). Il problema, secondo l’Ukgc, è che Sorare.com non ha una licenza di gioco nel Regno Unito.
La Commissione ha avvertito i giocatori che "qualsiasi attività completata sul sito dai consumatori in Gran Bretagna è al di fuori delle normative sul gioco d'azzardo che un operatore autorizzato dovrebbe rispettare".
Lanciato nel 2018, Sorare è un gioco di calcio basato su blockchain di Ethereum che consente ai giocatori di acquistare, vendere e scambiare "carte da calcio virtuali" per gestire le loro squadre di fantasia virtuali che competono in campionati e partite testa a testa.
eSorare si definisce l'unico "gioco da collezione digitale" per il calcio poiché gli acquisti e gli scambi di carte giocatore sono registrati sulla blockchain di Ethereum come token non fungibili (Nft).
Il business blockchain è guidato dai co-fondatori parigini Nicolas Julia (Ceo) e Adrien Montfort (Cto), che questo settembre ha raccolto $ 680 milioni in finanziamenti guidati dal venture capital Atomico in collaborazione con l'ex calciatore della Premier League e l'Inghilterra International Rio Ferdinand.
L'Ukgc, però, sta monitorando la situazione e sta attualmente valutando se l'attività di Sorare costituisca gioco d'azzardo per quanto riguarda se la sua piattaforma richiederà una licenza operativa.
"Si consiglia ai consumatori di prendere in considerazione queste informazioni quando decidono se interagire o meno con il sito", ha consigliato l'Ukgc. L'approccio della Commissione alla concessione di licenze per il gioco d'azzardo online è stato messo sotto esame in seguito al crollo di alto profilo di Football Index , che ha lasciato i suoi clienti di tasca propria stimati 80 milioni di sterline.