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Nicklas Bendtner: 'Solo la paura mi ha fermato, ho perso 6 milioni £ al poker'

14 maggio 2020 - 15:08

Nicklas Bendtner, ex Juve e centravanti di belle speranze ha disperso il talento tra donne, bravate e anche poker. 

Scritto da Ca

Nicklas Bendtner, per gli amici Lord Nick, nel corso della sua carriera si è fatto una reputazione di combinaguai. Un’etichetta assolutamente meritata, considerando che il suo grandissimo talento (sviluppato in giovane età all’Arsenal) è andato disperso tra donne, bravate e problemi con la giustizia. E poteva farsi mancare qualche altro vizio? Ovviamente no. Alla lista delle tante strane esperienze di vita, il danese aggiunge anche il gioco d’azzardo.

Nel corso del programma TV Bendtner and Philine ripreso dai media inglesi, che conduce con la sua fidanzata Philine Roepstorff, l’ex juventino ha raccontato di avere una discreta passione per il poker. Più che discreta anche abbastanza preoccupante. Nicklas chiamato dagli amici “Lord Nick”, avrebbe dissipato oltre 6 milioni di sterline specialmente in una notte di Londra in cui “le cose stavano per finire molto male”, come ha rivelato lo stesso Bendtner nella puntata in questione.

In realtà l’azzardo non sarebbe il problema più grande. Prima di trovare Philipine si sarebbe perso tra donne, bravate e problemi con la giustizia. Fatto questo quadro allarmante va detto che il centravanti non si è arricchito giocando. Anzi, è esattamente il contrario. “Ho perso molti soldi, una quantità assolutamente incredibile. Ho giocato molto a poker nella mia vita, ho sfidato un giocatore professionista sin da quando avevo 19 anni. È difficile quantificare quanti soldi ho perso, ma dovrebbero essere attorno ai cinquanta milioni di corone danesi, oltre 6 milioni di sterline. Per me era questo, giocare d’azzardo, divertirmi e finire nei casini. Non posso dire di avere avuto una dipendenza dal gioco, sono sempre stato in grado di controllarmi”.

Insomma. Si contraddice Nicklas visto che per darsi un freno c’è voluto uno spavento. “In passato, però, ho giocato partite davvero rischiose. Una notte a Londra le cose mi sono sfuggite di mano e per poco non sono finite molto male. Alla fine ho contenuto le perdite, era qualcosa che potevo permettermi. Ma da quella notte in poi, ho deciso che non avrei più scommesso cifre simili. E ora gioco per divertirmi, con puntate molto basse. Organizzerò una partita con un nuovo gruppo di amici. E scommettiamo massimo 100 corone ciascuno. Cioè 12 sterline”.

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