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Criptovalute e riciclaggio: nel gioco online il rischio rimane alto, in arrivo controlli

17 gennaio 2018 - 17:36

Bitcoin sempre più nell'orbita del monitoraggio contro il rischio di riciclaggio anche dai siti di gioco online. 

Scritto da Gt

Circa 5 miliardi di euro in Bitcoin monitorati in una ricerca che ha evidenziato come sia altissima percentuale di riciclaggio di denaro proveniente da fonti illecite. Per questo nel futuro prossimo le autorità nazionali europee dovranno rafforzare gli strumenti di contrasto al riciclaggio, in particolare quelli per tracciare i movimenti di denaro legati a criptovalute (come i Bitcoin), spesso indirizzati su siti di gioco online senza licenza o che non rispettano le normative.
A condurre lo studio, come si legge su GamblingCompliance, l’azienda britannica Elliptic (che si occupa di analisi sul mercato delle “blockchain”) e dal think tank statunitense Foundation for Defense of Democracies.

Il meccanismo oggi si avvale di siti di scambio e servizi dedicati (definiti “mixer” e “tumbler”) che raggruppano o redistribuiscono le monete virtuali per rendere più difficili le operazioni di tracciatura. Senza un controllo adeguato appare molto elevato il rischio di riciclare proventi illeciti nel circuito legale. Proprio i servizi di “mixing”, insieme ai siti di gioco online, sono quelli che secondo lo studio vengono maggiormente utilizzati per ripulire i soldi. Rischio in calo, comunque, visto che circa un quarto delle transazioni illecite con le valute virtuali nel 2015, scese al 14% nel 2016, segnala ancora lo studio. Tutto questo grazie alle ultime modifiche alla quarta direttiva comunitaria antiriciclaggio che hanno introdotto le società di scambio delle criptovalute tra i soggetti tenuti alle verifiche e alle segnalazioni di operazioni sospette alle autorità di controllo nazionali. Al momento alcune di queste aziende di cambio - le principali che operano in Europa - svolgono delle analisi sui clienti e sulle operazioni in maniera volontaria, ma il report indica come la maggior parte di queste società, insieme a parecchi siti di gioco online non autorizzati o senza licenza, tenda a nascondere la propria sede per non incorrere in grane legali.

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