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Arjel: 'La liquidità internazionale fa bene al poker'

12 marzo 2019 - 11:52

L'autorità francesce Arjel commenta il report 2018 su gioco online, poker, Gap, scommesse sportive e ippiche.

Scritto da Redazione

"Il poker ha beneficiato nel 2018 dell'attuazione di tavoli internazionali: le puntate ai tavoli di scomesse cash game (4,2 miliardi di euro) sono aumentate del 15 percento rispetto al 2017. 

Indubbiamente, l'apertura della liquidità internazionale, portata dal regolatore e dagli operatori per diversi anni, ha reso l'offerta di poker francese più attraente. Sarà necessario consolidare questa evoluzione affinchè i nuovi partner si uniscano al nucleo di origine, Spagna, Portogallo e Francia".
 
Questo quanto riporta l'Arjel, l'autorità francese sulla regolamentazione del gioco online, in merito al report del mercato online del 2018.
 
MERCATO ONLINE - "La situazione del mercato online approvato alla fine del 2018 conferma le tendenze degli ultimi due bilanci. Ora l'aumento dell'attività è ben consolidato e per il secondo anno consecutivo si è registrato un aumento dei tre segmenti di giochi regolamentati, sia sulle scommesse, il prodotto lordo dei giochi e il numero di giocatori.
 
Nel mercato online nel suo insieme, il Prodotto di gioco lordo (Pbj) aumenta di poco più del 25 percento per a importo di 1,205 miliardi di euro, mentre il numero di giocatori è stimato a 40 percento di aumento rispetto al 2017.
 
Questi risultati, rassicuranti sul dinamismo e l'attrattiva del mercato legale, sono ancora più soddisfacenti. Per il regolatore sono accompagnati da una diminuzione delle spese medie per giocatore.
 
Questo vuol dire che il gioco online con vincita in denaro rimane essenzialmente entro i limiti ragionevoli di un gioco ricreativo e per esempio per le scommesse sportive la crescita del Prodotto di gioco lordo non è dovuta ad un'intensificazione del gioco, ma all'aumento il numero di giocatori".
 
"Il regolatore dei giochi online - continua Arjel - è più che mai vigile, consapevole di ciò dietro i numeri rimangono elementi di fragilità e non dobbiamo abbassare la guardia".
 
SCOMMESSE SPORTIVE - "Sul fronte economico, si conferma che la buona salute del mercato si basa in gran parte su la mania per le scommesse sportive. Per la prima volta nel 2018, il Prodotto di gioco lordo di scommesse sportive è superiore ai Pbj combinati degli altri segmenti di 3,9 miliardi di euro in scommesse, l'attività delle scommesse sportive è aumentata del 56 percento rispetto al 2017, il più alto aumento annuale dall'apertura del mercato nel 2010.
 
Sebbene certo, la Coppa del mondo di calcio spiega in parte queste cifre record ma i margini della progressione esiste oltre i grandi eventi, i buoni risultati del quarto trimestre ne sono la testimonianza".
 
SCOMMESSE IPPICHE - "L'attività di scommesse ippiche online è in corso per il secondo anno consecutivo: con a poco più di 1 miliardo di scommesse, 256 milioni di euro di Prodotto di gioco lordo e un numero di scommettitori del 12 percento più alto rispetto al 2017, il settore sembra ricominciare. Il calo del tasso di crescita delle scommesse e il una riduzione del 2 percento nel numero di Cja nell'ultimo trimestre, dopo un aumento del 6 percento in i primi tre trimestri rimangono una preoccupazione".
 
"Da questa analisi settoriale - continua Arjel - risulta che rimane una relativa fragilità: potrebbe essere revocata dalla riforma della base imponibile. Il progetto in discussione nel quadro del Pact Act di una lastra su in particolare, la Pbj per le scommesse sportive sarebbe un importante fattore di consolidamento del settore allineandolo con i suoi partner europei".
 
GAP - "In termini di protezione del giocatore e prevenzione del gioco eccessivo, il regolatore deve riuscire nell'esercizio delicato per trovare un equilibrio tra la salute del mercato e la salute dei giocatori. Tre punti di attenzione in prossimi mesi, ovvero sviluppare l'evoluzione delle spese dei giocatori. Per la prima volta, quest'anno, il report di analisi del mercato introduce una stima del numero di giocatori nel 2017 e 2018.
 
L'approccio, senza sconvolgere i risultati, consente un follow-up più preciso e preciso. Spesa media per giocatore ammontava a 504 euro all'anno nel 2017 ed è pari a 452 euro nel 2018. La spiegazione per la diminuzione è in parte all'eccezionale effetto "Football World Cup" e al concomitante afflusso di nuovi giocatori per lo più piccoli spesi. È necessaria una maggiore vigilanza.
 
Diffondere i messaggi di prevenzione - conclude Arjel - prima che vengano installate le cattive pratiche. In occasione della Coppa del mondo di calcio, l'Arjel ha lanciato una campagna "Le scommesse devono rimanere a giocare": lo scopo dell'operazione era quello di creare una consapevolezza precoce del giocatore, drammatizzando il rischio con un approccio umoristico e alcuni consigli pratici e facili implementare.
 
Un'operazione simile è prevista per il 2019. Secondo i messaggi trasmessi da alcuni siti di scommesse: questa attività sfida il regolatore quando diffonde e rinforza credenze errate che combinano il gioco d'azzardo e il denaro facile. Alcuni di questi siti suggeriscono che puoi vivere i tuoi guadagni attraverso l'esperienza che il giocatore ottiene contro soldi e basato su prestazione richiesta ma il più spesso non verificabile".

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