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Libro Blu Adm: i dati negativi del poker online nel 2018, cash dimezzato, mtt in leggera crescita

05 agosto 2019 - 15:14

Il poker online e la parte della 'Cenerentola' nei dati della raccolta del 2018 comunicati nel Libro Blu dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. 

Scritto da Cesare Antonini

La spesa complessiva degli italiani (vale a dire al percentuale che non ritorna direttamente come vincita e payout nelle tasche dei cittadini e si divide tra Stato italiano e industria del gioco pubblico) nei confronti dei prodotti di gioco è stabile rispetto agli anni precedenti, registrando nel 2018 la quota di 18,9 miliardi di euro, ma a cambiare sono le cifre relative ai singoli prodotti di gioco. In particolare, secondo le elaborazioni di GiocoNews.it sui dati contenuti nel Libro Blu dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a fare la parte della "pecora nera" anche all'interno dei giochi online, che invece crescono, è ancora il poker: la modalità a torneo scivola a 82 milioni (-1,2 percento), mentre il "cash game" registra una spesa di 65 milioni, in calo del 7,1 percento.
Andiamo a vedere con precisione come è andata nell'ultimo triennio.
Nel riepilogo dei volumi raccolti il calo del cash si quantifica dai quasi 4,990 miliardi di giocato nel 2016 ai 2,5 del 2017 e ai 2,274 del 2018. Un gioco ad altissimo payout che produce appena 13 milioni per l'erario nel 2018.
Il poker tournament tiene e passa dai 794 milioni del 2016 ai 933 del 2019 addirittura in aumento rispetto ai 924 del 2017. Anche in questo caso all'erario vanno 16 milioni nel 2018 per una spesa totale di 82 rispetto ai 65 del cash.

Tanto per avere un ordine di misura, il cash game raccoglie in totale 2,2 miliardi rispetto ai 24 miliardi degli apparecchi con vincita in denato e i 24,5 delle Vlt. Il casinò online tiene da solo il segmento passando dai 10,3 miliardi del 2016 ai 19,7 abbondanti del 2018. Sempre per avere le dimensioni del mercato le scommesse sono passate dai 7 miliardi e mezzo del 2016 ai quasi 11 del 2018.
Pesa, ovviamente, il mancato ingresso nei mercati condivisi di liquidità di poker online che rappresenta, adesso, un danno anche per gli altri paesi che puntavano sull'osmosi delle pool con l'Italia per vedere aumentare i numeri adesso già in calo.

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