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Castaldo (ceo Microgame): 'Il nostro poker pronto per qualche operatore internazionale'

28 aprile 2020 - 10:51

Marco Castaldo, ceo Microgame, parteciperà al Digital Summit di Sbc e annuncia in un'intervista il lancio del poker a livello internazionale. 

Scritto da Cesare Antonini

“Come gestori di uno dei più importanti network di poker in Italia stiamo proponendo i nostri servizi anche in altri mercati. C’è una grandissima domanda per questo gioco adesso e Microgame porta con sé un prodotto testato e consolidato, accanto all'esperienza e alla capacità di gestire un network con tanti operatori. Infine, stiamo anche esportando il nostro modello di sportbook a livello internazionale”. Una notizia importante che Marco Castaldo, ceo di Microgame, ha rilasciato ad Sbc dove il manager italiano terrà uno speach all’interno del primo Digital Summit organizzato dalla stessa società di organizzazione eventi nel gaming.

Cosa sta promuovendo al Summit SBC Microgame? “Come provider leader in Italia e pioniere nel multi-channel, ci riteniamo un punto di accesso a questo importante mercato regolato. Chiunque stia entrando o operando in Italia dovrebbe venire da noi per parlare dei servizi che possiamo offrire: dall’outsourcing completo su una consolidata piattaforma multi-channel alla migliore offerta del mercato in tutti i verticali. Anche se non c’è business da portare avanti a breve termine, siamo pronti a condividere la nostra visione di un mercato nel quale operiamo dal 1999. E, come detto, il nostro poker potrebbe sbarcare presto su altri mercati”, spiega Castaldo.

Qual è il principale consiglio dare a chi gestisce business di gioco per mitigare l’impatto del Covid-19? “Il primo punto - prosegue il ceo Microgame è una ovvietà: per ogni operatore retail la multicanalità è d’obbligo. Per chi opera già online, le parole chiave per me sono: portafoglio prodotti (un equilibrato mix di tutti i “verticals” è meglio, per tutti tranne che per una manciata di operatori), relazione con i giocatori e coinvolgimento (è il momento di imparare davvero come si sta vicino al vostro cliente). Quest’ultimo concetto è davvero forte, dal momento che la necessità di concentrarsi sull'aggiungere valore al tempo del cliente è la base di ogni strategia sostenibile di gioco. Le compagnie che imparano e internalizzano nuovi modi di compiere questo passaggio saranno in grado di guidare l’industria nel futuro”.

Quale innovazione attirerà maggiormente l’attenzione nel 2020, chiedono da Sbc a Castaldo? “Credo che per i leader di qualunque industria, la strategia determina le scelte tecnologiche. Quindi io ritengo che la vera innovazione è quella che impatta il modello di business, e le modalità di accesso al mercato. All’interno di questo, se parliamo di singole tecnologia, mi chiedo: con il Covid e il suo impatto a lunga durata, è finalmente arrivato il tempo della realtà virtuale nell’industria del gioco?

Quale operatore ti ha colpito di più nel 2020? “Piuttosto di indicare un singolo operatore, che sarebbe scorretto verso tanti altri, rovescerei la domanda: Dove dobbiamo guardare per lo sviluppo? Dalla mia prospettiva, che è forse un po’ selettiva dal punto di vista geografico, l’industria è lontana da dove dovrebbe essere e  ha bisogno di lavorare molto di più verso una posizione unitaria. I singoli operatori emergeranno sempre ma solo quando saremo riconosciuti come una industria gestita con professionalità e con valori etici, potremo contribuire a una corretta ed equilibrata agenda politica e regolamentare per il settore giochi”.

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