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GGPoker banna i bum hunters 'vincenti' e scoppia la polemica

07 agosto 2020 - 16:25

Non sono players vincenti ma bum hunters che 'sattano' i giocatori più abbordabili e non si siedono contro gli squali. 

Scritto da Cesare Antonini

Con le Wsop online in pieno svolgimento e con decine di migliaia di giocatori connessi, qualche distorsione è fisiologica. E GGPoker ha vissuto qualche ora nella polemica dopo che la room stessa ha bannato qualche player reo, secondo il dipartimento sicurezza, di essere "dannosi per l'ecosistema della sala".
A far uscire fuori la polemica è stato l'inglese Stuart Rutter su Twitter per far conoscere una situazione relativamente comune, le room bannano i players per conferire maggiore equilibrio al gioco stesso. Ma, in questo caso, i giocatori sarebbero vincitori.
Strano per Rutter che "il mondo del poker non si arrabbi più per questi provvedimenti!".
Ovviamente i criteri non sarebbero poi così netti e no sense. Altrimenti, come critica qualcuno "quindi due giocatori vincenti come Kenney e Negreanu perché non sono bannati pur essendo testimonial?".
Ci sarebbe uno studio dietro al comportamento di alcuni players che sembra essere dannoso davvero per le room e per l'ecosistema. Kenney ha ricordato tutte le caratteristiche per essere bannato sulla base di comportamenti scorretti. Ma, in questo caso pare che il problema sia dovuto al "satting" di un gruppo di giocatori che, in poche parole, si sarebbero seduti al tavolo da gioco solo per sfidare e, possibilmente asciugare, alcuni players che avevano preso di mira.
E' ovvio che sia così anche se una room piena di squali rischia la paralisi del gioco senza fish. Ma non deve essere neanche questo il caso di GGPoker che ha una liquidità pazzesca come raccontano alcuni italiani che c'hanno potuto giocare visto che in Italia è considerata come una dot com.

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