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Cash back di Stato e cryptovalute, l'importanza del ruolo di Skrill e altri sistemi di pagamento online

20 ottobre 2020 - 14:56

Skrill sarà sempre più fondamentale per le nuove frontiere dell'economia tra cryptocurrencie e divieto progressivo del contante.  

Scritto da Redazione Poker

 

Con il push che il Governo sta continuando a fare sui pagamenti elettronici promettendo anche sostanziosi bonus cash back sugli acquisti ai consumatori, strumenti di pagamento come Skrill potranno trovare ancora maggiore spazio nel mondo dell'economia nazionale.

Inviare denaro, comprare online, acquistare o vendere cryptocurrency, richiedere una carta prepagata, ma anche fare l’offerta in chiesa: tutto con un solo click dal cellulare. O utilizzando una carta per chi non ha confidenza con i pagamenti online. L'obiettivo è quello di ridurre il contante, si sa. E forse il Governo c'è arrivato anche tardi. Anche perché molti metodi ora proposti ai cittadini, molti sistemi di pagamento (qui la recensione Skrill), li utilizzano da molti anni.

In effetti girare con i soldi in tasca sembra essere sempre più no sense in questi ultimi anni.

A confermarlo a We Wealth, ovviamente, è Lorenzo Pellegrino ceo di Skrill, Neteller e Income Access, la divisione digitale di Paysafe, gruppo finanziario con oltre 3mila dipendenti e uffici in tutto il mondo. “Operiamo in Italia dal 2001 e abbiamo registrati milioni di utenti”, spiega Pellegrino a quanti si congratulano con lui dopo averlo visto nei panni dell’attore insieme ad Alessandro Del Piero nello spot della carta prepagata di Skrill Mastercard.

 

“Siamo il digital wallet di riferimento per l’industria del gaming online”, dice orgoglioso il manager. In Italia – per esempio – Skrill processa infatti i pagamenti per Lottomatica, Sisal, Snai.

Nata per processare pagamenti nell’industria dei gaming online, Skrill negli anni è diventata sempre più forte e sono stati sviluppati nuovi servizi. “Non volevamo avere una dipendenza totale dal gaming, quindi negli anni la nostra strategia è stata quella di diversificare non solo il prodotto ma anche i vertical per i quali processiamo pagamenti e per questo ci teniamo a chiarire che non siamo solo un sistema di pagamento ma anche uno strumento di acquisizione di nuovi utenti per qualsiasi operatore online”, spiega Pellegrino. “Abbiamo milioni e milioni di clienti e possiamo facilmente spostare la nostra clientela da un sito a un altro con campagne marketing in accordo con gli operatori che offrono Skrill”.

Fondamentale, in questa fase del mercato, la possibilità di offrire ai propri clienti anche la possibilità di comprare e vendere cryptovalute: “Molti dei nostri clienti hanno insistito affinché offrissimo la possibilità di comprare e vendere cryptocurrency con un solo click, in maniera molto più semplice rispetto ai tradizionali crypto exchanger”.

Agli utenti serve molto anche il servizio molto importante del trasferimento immediato di denaro. “I nostri utenti possono inviare denaro a parenti e amici in molteplici paesi istantaneamente. Ad oggi questo servizio è completamente gratuito”.

In vista del cashback governativo, è previsto un boom per le carte Skrill Mastercard che sono già molto richieste: “Grazie alla pubblicità con Del Piero abbiamo incrementato considerevolmente il numero di carte emesse ai nostri clienti”, confessa il manager.

Sarà fondamentale perché, come ricorda Pellegrino, “di fatto, non tutti hanno una carta di credito o un conto bancario. Il nostro obiettivo è rendere la vita più facile ai clienti. In ogni paese in cui operiamo diamo la possibilità al cliente di utilizzare – per caricare il conto Skrill – sistemi di pagamento che non sono necessariamente quelli tradizionali”.
Addio contante, quindi? “La strategia è quella di creare una soluzione che ti permetta di fare tutto con una sola applicazione mobile. Scaricando l’app sul cellulare, con un solo click puoi fare tutto: inviare denaro, comprare online, giocare, comprare o vendere cryptocurrency, avere una carta prepagata. La dimostrazione sono i paesi del Nord Europa  – come in Svezia o Danimarca – dove il contante non viene utilizzato neppure per l’offerta in chiesa o l’elemosina al senzatetto. È una questione culturale, in Italia il cash sarà difficile da scalzare per ancora molto tempo. Chi vivrà, vedrà!”  conclude Pellegrino.

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