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Vincenti al gioco online e percepivano il Reddito di Cittadinanza, tra i 5 denunciati un poker grinder

04 dicembre 2020 - 13:05

Avevano circa 1,7 milioni sui conti di gioco online e percepivano il Reddito di Cittadinanza, tra i 5 denunciati un poker grinder.

Scritto da Cesare Antonini

Cinque conti gioco per un totale di accrediti di vincite di circa 1,7 milioni di euro. E uno di questi era anche un grinder di poker online. Solo che i cinque titolari degli account punto it percepivano il reddito di cittadinanza. Lo hanno scoperto i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Matera, durante i numerosi controlli volti al riscontro del possesso dei requisiti previsti per legge da parte dei percettori della misura voluta fortemente dal Movimento 5 Stelle. Al termine delle ricerche hanno scoperto 5 persone (due uomini e tre donne) che hanno indebitamente percepito il beneficio, perché avevano omesso di annotare nell’Isee la reale consistenza del patrimonio mobiliare avendo conseguito ingenti vincite di premi in danaro.

Subito un chiarimento importante: le vincite sui siti di gioco legale sono già tassati alla fonte, come noto. E come sono tassate alla fonte le vincite conseguite nei tornei di poker live nei casinò (non nei club) va ricordato, come abbiamo spesso annotato nei nostri articoli, che tutte le vincite vanno comunque dichiarate nella propria posizione finanziaria. E va anche ribadito il NO secco: non si pagheranno nuove tasse ma le vincite vanno inevitabilmente a costituire reddito. E non si possono occultare. E’ vero che rimangono sul conto gioco e se non sono “cashate” non costituiscono un valore monetario effettivo ma i ticket delle vincite valgono come ricevute dei successi online. Su questo punto si può discutere ma le Fiamme Gialle materane, intanto, hanno denunciato la situazione.

I cinque invece, nella domanda per accedere alla misura di sostegno, avevano evidenziato una falsa situazione patrimoniale familiare di sostanziale indigenza, tanto da ottenere l’attribuzione del Reddito di Cittadinanza.

La Finanza, attraverso analisi informatiche svolte con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo, ha scoperto che i 5 soggetti, abitualmente dediti al gioco online (poker, scommesse sportive, tombola e bingo, ecc.) erano tutti titolari di conti gioco sui quali erano state accreditate vincite complessive per circa 1,7 milioni di euro.

Nessuno di loro, però, in sede di richiesta di ammissione al beneficio patrimoniale di cui risultavano percettori, né successivamente, aveva provveduto a segnalare gli importi vinti al gioco online, violando così gli obblighi previsti in tal senso dalla legge n. 26 del 2019, ed ottenendo indebitamente il Reddito di Cittadinanza per un importo complessivo pari a 50 mila euro.

L’esito delle indagini della Guardia di Finanza ha comportato sia l’interessamento dell’Autorità Giudiziaria, in quanto la condotta omissiva prevede una pena da due a sei anni di reclusione, sia la segnalazione all’I.N.P.S. finalizzata alla revoca del beneficio economico non spettante.
L’azione investigativa svolta dalle Fiamme Gialle a tutela dell’economia pubblica è finalizzata alla prevenzione di indebiti utilizzi delle risorse dello Stato e al controllo che i destinatari di aiuti e benefici siano effettivamente in possesso dei requisiti normativamente previsti.
Nel caso del Reddito di Cittadinanza, si tratta di uno strumento sicuramente utile per il sostegno di quanti hanno concretamente bisogno di assistenza, ancora di più alla luce del difficile momento causato dall’emergenza epidemiologica in corso. Per questo il Corpo è fortemente impegnato, tra l’altro, nel contrasto di indebiti fenomeni della specie.

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