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Gli utenti Twitch in sciopero con il 'No Stream Day'

09 dicembre 2020 - 17:26

Dopo la crisi dei poker streamer su Twitch la community 'scende in piazza' e inscena il primo sciopero sulla piattaforma, il 'Nostreamday'. 

Scritto da Gt

Ricordate il problema che assillò qualche settimana fa gli streamer di Poker su Twitch che furono costretti a cancellare molti video per via del nuovo DMCA (Digital Millennium Copyright Act) che vietava l’utilizzo della musica protetta da copyright senza autorizzazione? Oggi è il “No Stream Day”, il primo sciopero forse nella storia sulla piattaforma Twitch che ha raccolto migliaia di adesioni anche tra gli streamer più importanti d’Italia.

Come avevamo già seguito, all'inizio di quest'anno un certo numero di YouTuber di poker hanno rimosso i loro video per poi vederseli ripristinati. Se non altro su questa piattaforma si è fatta chiarezza su ciò che gli streamer di poker potevano fare sulla piattaforma ed è stato annunciato che i collegamenti al poker sarebbero stati consentiti. Poi anche gli streamer di poker di Twitch hanno avuto le stesse difficoltà.

Nei giorni scorsi centinaia di streamer Twitch hanno ricevuto notifiche di rimozione DMCA (Digital Millennium Copyright Act) per la riproduzione di musica protetta da copyright in sottofondo dei loro stream.

In molti casi i vecchi contenuti sono stati rimossi senza un'opzione per contrastare il reclamo, perché Twitch era stato inondato di proteste.

Di conseguenza, questo ha portato molti streamer a prendersi la responsabilità di rimuovere tutti i loro video archiviati su richiesta e le clip di Twitch. In particolare, sembra che i giocatori di poker lo stiano facendo, poiché il poker è un gioco senza musica interna come potrebbe avere un videogioco, quindi gli streamer giocano da soli. Gli streamer ora hanno la possibilità di eliminare in massa l'intero catalogo di video on demand in un colpo solo.

Ma come funzionerà lo sciopero? “Il #nostreamday è un’iniziativa che nasce da un sempre più evidente malcontento dei partner e degli streamer di Twitch in merito alla regolamentazione e al suo utilizzo sulla piattaforma.

Il #nostreamday si articolerà in una giornata di sciopero durante la quale gli streamer non andranno in live e gli spettatori partecipanti non entreranno su Twitch.

Questa mobilitazione nasce in seguito ai recenti avvenimenti ai danni di un collega, che nei giorni scorsi è stato bannato in maniera permanente dalla piattaforma.

Sia chiaro: non stiamo contestando il ban, che è legittimo, bensì la modalità con il quale è stato perpetrato. Non è pensabile bannare uno streamer inizialmente per 6 mesi per poi comunicargli, al termine della scadenza, l’allontanamento perenne dalla piattaforma. Allontanamento che, chiaramente, prevede l’interruzione dell’attività lavorativa su Twitch e la conseguente impossibilità a tornare ad utilizzare il proprio canale. Riteniamo che sei mesi di attesa siano inconcepibili visto che stiamo parlando di un’attività che per noi è una professione a tutti gli effetti”.

E cosa chiedono gli streamer? “Innanzitutto chiarezza delle regole perché le regole sono linee molto ampie e generiche e rende difficilissimo circoscrivere casi specifici. Anche sul tema legato al vestiario, alla musica e su tanto altro perché non possiamo andare a tentativi. Poi evitare la disparità di trattamento visto che vari streamer non sono stati sanzionati per azioni speculari a quelle di altri streamer precedentemente sanzionati. Cruciale il tema satira e comicità visto che alcune battute vengono sanzionate e altre no. Poi gli effetti del ‘permaban’ , il divieto perenne di far parte della piattaforma: una sanzione così dura merita una motivazione e deve prendere in considerazione il fatto che uno streamer si circonda di persone che fanno il suo stesso lavoro. E questo non può guastare i rapporti umani. In conclusione ci auguriamo che le varie problematiche denunciate come un attacco rivolto a Twitch ma come una chiara e indiscutibile richiesta d’aiuto. Lavorare con questa incertezza di carica di ansia ed inquietudine”.

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