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Poker e player e Bitcoin amore indissolubile ma il downswing di questi spaventa

12 gennaio 2021 - 09:23

Il valore del Bitcoin subisce uno dei peggiori crolli della storia dopo aver toccato il record di 42mila dollari: il legame coi poker players rimane forte. 

Scritto da Cesare Antonini

Il Bitcoin e le criptovalute continua a tenere banco nel settore degli investimenti e del trading. Anche nel poker dove sono tantissimi i player internazionali e di casa nostra che stanno piazzando investimenti sulle valute basate sul metodo sicuro e, appunto criptato, della blockchain. Purtroppo, in questi giorni, tutti gli investitori fanno i conti con la curva “rollercoaster” della criptovaluta con un altro tonfo del valore proprio dei Bitcoin.

Intanto ad uscire allo scoperto è Daniel “Jungleman” Cates che ha confessato come le “Crypto” sono “la cosa più vicina al fattore rischio-ricompensa per cui i poker players si allenano e si entusiasmano”, come ha confessato il super pro a Yahoo Finance.

Uno dei migliori è sempre Doug Polk che da tempo si è buttato in questo settore. Come detto anche nel nostro Paese tanti pokeristi hanno pensato bene di diversificare il loro bankroll in Bitcoin. In molti sono anche costretti visto che molte piattaforme estere pagano ed effettuano transazioni anche molto ingenti tramite cryptocurrencies.

Jungleman pensa anche che la tecnologia Blockchain che sostiene la criptovaluta e il trading si trasferisce bene al poker e ad altri giochi: " La Blockchain è in realtà un ottimo mezzo per offrire e gestire giochi online in quanto i contratti immutabili possono garantire che il vincitore corretto di una mano o di un concorso venga pagato correttamente senza possibilità di errore”.

Come detto dopo il grande finale 2020 con il Bitcoin che era volato addirittura a 42mila dollari, nella giornata di ieri e di domenica 10 gennaio, c’è stato il peggior calo della storia della moneta digitale: le quotazioni sono crollate fino al 21% toccando un minimo di 32.389 dollari. Ma nella giornata di oggi si scende addirittura sotto i 30mila. Si tratta, spiega Bloomberg, della più grande flessione di due giorni da quando i mercati globali sono stati turbati dalla pandemia.
   

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