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Flutter PokerStars acquisisce Sisal, quali gli scenari del poker online e di liquidità condivisa

23 dicembre 2021 - 11:29

Sisal acquisita da Flutter Entertainment, quali saranno gli scenari del poker online dot it ed europei visti i numeri ottimmi di PokerStars e della room italiana? 

Scritto da Cesare Antonini
Flutter PokerStars acquisisce Sisal, quali gli scenari del poker online e di liquidità condivisa

E’ presto, troppo presto per dire cosa succederà nel poker online dopo l’acquisizione di Sisal Cvc da parte di Flutter Entertainment per 1,9 miliardi di euro per la creazione di uno dei futuri colossi del gaming a livello internazionale. Lotterie, scommesse, casino e un ottimo poker con percentuali di mercato di media sempre sopra il 10 percento, c’è la possibilità di creare un vero e proprio “mostro” nel gioco. E già il pensiero va alla liquidità condivisa, chiodo fisso di PokerStars, uno dei brand leader di Flutter, e finora osteggiata dai brand italiani e dalla politica e, di fatto, bloccata nonostante la firma all’accordo di pooling liquidity europea fu siglato proprio a Roma e su spinta della nostra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Ma, come al solito, andiamo per ordine e soprattutto raffreddiamo gli animi: l’acquisizione è stata annunciata ma verrà chiusa probabilmente entro la prima metà del 2022. Insomma il processo è ancora lungo.

I FATTI - Su Gioconews.it, ovviamente, abbiamo analizzato a fondo la questione e li vi rimandiamo. Per i più pigri ricordiamo che con questa operazione nasce uno dei più importanti gruppi di gaming a livello internazionale, in grado di unire brand di primo piano e leader nei singoli segmenti come Sisal, PaddyPower, PokerStars, FanDuel, Betfair e altri ancora e che opera con licenza in tutti i mercati regolati: oltre all'Italia, anche Regno Unito, Danimarca, Svezia, Spagna, Francia, Portogallo, Bulgaria, Romania, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Malta, Grecia, Armenia e Georgia. Operazione chiusa a sorpresa quando tutti attendevano la quotazione in borsa che l'avrebbe potuta portare a Piazza Affari già all'inizio del prossimo anno.

COSA SUCCEDE ADESSO? - Anche questo è presto per dirlo ma le parole di Francesco Durante, Amministratore delegato di Sisal fanno capire che Sisal Group entrerà in Flutter “e siamo convinti che, grazie alla esperienza e capacità sviluppate a livello di Gruppo, saremo in grado di rafforzare ulteriormente la nostra leadership nei mercati in cui operiamo. Sono felice di lavorare al prossimo capitolo della storia di successo di Sisal con Peter (Jackson, Ndr) e il suo team". Certo, il gruppo italiano perderà una parte di autonomia ma rimarrà influente almeno nei suoi core business come il SuperEnalotto e le altre lotterie. Sicuro sulle competenze nella gestione della rete ma si tratta comunque di un’acquisizione. Punto. Questo, parlando di poker online, potrebbe dire in Italia e in Europa di prendere la liquidità di Sisal Poker e passarla a PokerStars e poi affacciarsi alla liquidità condivisa. Ma ne parleremo tra poco. Le parole di Peter Jackson, Flutter Chief Executive di Flutter panno il paio con quelle di Durante.

GLI SCENARI DEL POKER ONLINE - Come accennavamo possono essere due gli scenari principali. Uno è che rimanga tutto così, liquidità nazionale e nessun interesse da parte dei due rami di unire le liquidità. Almeno nel breve periodo visto che per completare il tutto serviranno ancora sei mesi se non di più. Inoltre il poker rappresenta margini ormai piuttosto bassi per quello che riguarda il gioco online e tanti sforzi per cambiare software o travasare players potrebbe non avere senso. Anche in un’ottica di differenziazione. L’esempio dell’acquisizione della sezione digital di Igt Lottomatica da parte del fondo proprietario dei Gamenet è palese con le liquidità di Goldbet e Lottomatica ancora separate e operative. Ma anche qui è presto visto che l’operatività dei tanti brand è appena all’inizio e alla riorganizzazione iniziale.
Nel medio lungo periodo, invece, se c’è interesse in PokerStars e a livello di gruppo in Flutter, l’idea di spingere verso la liquidità condivisa potrebbe avvenire e questo sbloccherebbe un po’ tutto a livello di Paese. Qui gli scenari si doppiano nel senso che PokerStars potrebbe prendersi la liquidità di Sisal che uscirebbe da iPoker ma potrebbe anche decidere di lasciare tutto nel network Playtech e aprire comunque alla concorrenza con gli altri stati. Se tutto si dovesse sbloccare ne gioverebbe anche il network iPoker che è forte un po’ dappertutto e ha la tecnologia per creare una rete europea importantissima. A PokerStars basterebbe portare i players italiani nella “Frespt”, la pool che contiene francesi, spagnoli e portoghesi. Ma, come detto, tutto questo potrebbe accadere nel lungo periodo.
Bisognerà poi capire come rimarrà l’identità di Sisal all’interno di Flutter sia a livello aziendale che politico. Per non urtare troppe sensibilità a livello politico interno la mossa di Jackson e Durante potrebbe essere proprio quella di mantenere un’autonomia importante che continuerebbe ad influenzare sostanzialmente le politiche sull’igaming dei vari governi del nostro Paese.

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